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Profilattici obbligatori nei film porno, la California decide con un referendum

25 ottobre 2016 | 13.15
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(Fotogramma)
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Non solo il futuro presidente degli Stati Uniti. L'8 novembre in California gli elettori saranno chiamati a decidere se rendere obbligatorio l'uso del preservativo durante le riprese dei film pornografici. Un referendum piuttosto controverso, che arriva alle urne dopo che gli attori porno e i produttori cinematografici del settore si sono opposti alla proposta di legge, denominata 'Proposition 60', avanzata da Michael Weinstein, Ceo della AIDS Healthcare Foundation, la maggiore organizzazione che fornisce servizi medici a 12.000 persone con infezione da HIV negli Usa.

Secondo i rappresentanti del settore, la legge non migliorerà la sicurezza degli attori perché l'obbligo potrebbe far finire nell'ombra queste produzioni, con rischi per la salute ancora maggiori. Inoltre potrebbe portare l'industria multimiliardaria del porno fuori della California. Ma per Weinstein si tratta di estendere ai lavoratori del sesso lo stesso tipo di protezione che lo Stato accorda già ai dipendenti degli ospedali e delle altre persone che sono esposti a malattie infettive nel loro lavoro.

I preservativi sono già obbligatori per i porno girati nella contea di Los Angeles in base alle norme approvate dagli elettori nel 2012. Se il referendum dovesse raggiungere il quorum necessario, tutti i produttori di film per adulti della California dovranno fornire i condom e garantire che essi siano utilizzati durante le riprese. I preservativi non dovranno essere visibili nella versione finale del film, ma i produttori devono di dimostrare che sono stati utilizzati.

I produttori saranno inoltre obbligati a pagare per esami medici ed eventuali vaccinazioni agli attori e devono contattare l’Occupational Safety and Health Standards board, una sorta di agenzia governativa che si occupa di tutelare la salute dei lavoratori, ogni volta che fanno un film per adulti.

La legge permetterebbe infine ai singoli spettatori di denunciare qualunque attore venga sorpreso senza preservativo, con una sanzione che va dai 1.000 a 7.000 dollari. La multa potrebbe salire a un massimo di 1,5 milioni di dollari in caso di violazioni deliberate che causano la morte o "il prolungato deterioramento del corpo."

Un'organizzazione chiamata For Adult Industry Responsibility (FAIR) ha fatto una campagna a sostegno dell'iniziativa, che ha già raccolto quasi 5 milioni di dollari. Dall'altro lato gli oppositori, organizzati nella Coalition Against Worker Harassment, ha ricevuto poco meno di 500.000 dollari. I sondaggi indicano infine che il sostegno per la Proposition 60 è di circa il 53%. Dal punto di vista politico sia i democratici che i repubblicani dello Stato si oppongono alla misura.

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