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Michael Moore profetico: "Ecco perché Trump vincerà"

09 novembre 2016 | 08.53
LETTURA: 3 minuti

Michael Moore (Fotogramma) - FOTOGRAMMA
Michael Moore (Fotogramma) - FOTOGRAMMA

Donald Trump sarà il prossimo presidente degli Stati Uniti. E' quanto aveva previsto qualche mese fa il regista statunitense Michael Moore che sul proprio blog aveva spiegato le cinque ragioni per cui il magnate newyorchese sarebbe diventato il futuro inquilino della Casa Bianca.

"Donald J. Trump vincerà a Novembre. Questo miserabile, ignorante, pericoloso pagliaccio part-time, e sociopatico a tempo pieno, sarà il nostro prossimo presidente", scriveva Moore, "Presidente Trump. Forza, pronunciate queste parole perché le ripeterete per i prossimi quattro anni: "PRESIDENTE TRUMP".

Secondo Moore sono cinque i motivi per cui Trump avrebbe vinto le elezioni presidenziali di novembre:

1) "La matematica del Midwest. Ovvero, benvenuti nella Brexit della Rust Belt". Il consenso degli abitanti della cosiddetta "Rust Belt", Michigan, Ohio, Pennsylvania e Wisconsin avrebbero portato Trump ad ottenere la vittoria. Secondo Moore "quello che è successo nel Regno Unito con la Brexit" sarebbe successo anche negli Stati Uniti in quanto "questa America è come il centro dell'Inghilterra: al verde, depresso, in difficoltà" per cui i cittadini sarebbero stati propensi a votare l'outsider Trump al fine di "opporsi a tutti quelli che hanno distrutto il loro Sogno Americano!".

2) L'ultimo baluardo del furioso uomo bianco. Moore aveva descritto in maniera ironica il pensiero dell''Uomo Bianco' che non accetterà mai che il paese venga guidato da una donna. "Ed ora dopo aver sopportato per otto anni un uomo nero che ci diceva cosa fare, dovremmo rilassarci e prepararci ad accogliere i prossimi otto anni con una donna a farla da padrone?", scriveva il regista, "Dopodiché, per i successivi otto anni ci sarà un gay alla Casa Bianca! Poi toccherà ai transgender! Vedete che piega abbiamo preso. Finiremo col riconoscere i diritti umani anche agli animali ed un fottuto criceto guiderà il paese. Tutto questo deve finire".

3) Il problema Hillary. Sebbene annunciò che avrebbe votato per Hillary Clinton, "per impedire ad un protofascista di diventare il nostro 'comandante supremo'", già qualche mese fa Moore si rendeva conto che l'ex Segretario di Stato "è incredibilmente impopolare: quasi il 70% degli elettori pensa che sia disonesta e inaffidabile" per cui non avrebbe ottenuto la maggioranza dei voti.

4)"'Il voto depresso' degli elettori di Sanders. Secondo Moore i sostenitori di Bernie Sanders avrebbero votato per la Clinton ma il loro sarebbe stato un 'voto depresso' in quanto non sarebbero stati entusiasti, non avrebbero portato altre persone a votare e non avrebbero fatto attività di volontariato durante il periodo precedente.

5) L'effetto Jesse Ventura. Moore fece riferimento al wrestler professionista che un periodo fu il governatore del Minnesota. Secondo il regista i cittadini votarono Ventura e avrebbero votato Trump "solo perché possono farlo". Molti elettori, secondo Moore, avrebbero votato Trump non perché fossero d'accordo con lui ma solo per vedere cosa sarebbe potuto succedere, "solo perché manderebbe tutto all'aria e farebbe arrabbiare mamma e papà".

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