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Usa, incognita Ivanka: figlia, manager o consigliere presidenziale?

17 novembre 2016 | 12.13
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(Afp)
(Afp)

"Per comprendere la presidenza Trump, dobbiamo decifrare Ivanka". Così il Washington Post sottolinea come tra le tante incognite, ed inquietudini, emerse riguardo alla prossima amministrazione, vi sia quella sul ruolo che avrà la figlia prediletta del tyconn, la 34enne manager di successo dell'impero di famiglia, madre di tre figli avuti con Jaredh Kushner, il miliardario ebreo ortodosso newyorkese che si sta imponendo come uno dei consiglieri più ascoltati da Trump.

Descritta come il componente più affascinante, presentabile e sofisticato della futura first family, donna in carriera ma anche cortese padrona di casa, Ivanka viene considerata da molti la vera prossima first lady d'America, una sorta di 'first lady ombra' che, con la sua personalità telegenica e le sue cause benefiche, potrebbe essere più popolare per il grande pubblico dell'ex modella nata in Slovenia Melania Trump.

E c'è chi si è spinto a dire che la coppia Ivanka-Jared appare "in una buona posizione per diventare la coppia presidenziale de facto", come ha scritto nei giorni scorsi Vanity Fair, immaginandosi figlia e genero del presidente impegnati in una sorta "di gioco di potere alla House of Cards".

Nata a New York nel 1981, unica figlia femmina di Ivana Trump, Ivanka ha avuto l'infanzia e l'adolescenza dorata dei giovani rampolli newyorkesi, frequentando prima la Chaplin School di Manhattan, dove studiò Jackie Kennedy, e poi la trasferendosi alla Choate Rosemary Hall, in Connecticut, che ha avuto tra i suoi alunni Jfk. Un ambiente esclusivo, in cui, negli anni più recenti, Ivanka è diventata amica di Chelsea Clinton, entrambe giovani mamme professioniste newyorkesi che, ovviamente, hanno smesso di frequentarsi quando i loro genitori sono diventati avversari.

Come risultato, Ivanka è cresciuta con un senso di appartenenza a quella famosa elite contra la quale si è scagliato, con successo, il padre miliardario durante la campagna elettorale, che le garantisce "cortese disinvoltura che suo padre non ha mai avuto", scriveva durante la campagna elettorale Politico

Tenutasi quindi lontana degli eccessi e gli estremismi di questa campagna elettorale, Ivanka secondo il Post, rimane ancora un mistero, dal momento che appare sempre come qualcuno impegnato "in una qualche missione clandestina". E c'e' anche chi ritiene che lei possa essere quell'elemento di unità, di trasversalità di cui una presidenza così divisiva, almeno nei programmi elettorali, come quella del padre ha estremamente bisogno.

La stessa prossima first daughter ha fatto chiara professione di trasversalità politica presentando il padre alla convention repubblicana l'estate scorsa: "Come molti dei miei coetanei millennial, io non mi considero categoricamente repubblicana o democratica, più che per appartenenza ad un partito, io voto sulla base di quello che considero giusto per la mia famiglia e per il mio Paese".

Parole che non sono sufficienti però a sciogliere l'enigma, soprattutto alla luce del fatto che nei pochi giorni trascorsi dalla vittoria del padre, Ivanka ha già mostrato le doti di capace, e scaltra, manager che hanno spinto il padre ad affidare a lei i contratti più difficili della Trump Organisation.

Ha colpito infatti il poco opportuno tempismo con cui il sito che vende i gioielli firmati Ivanka Trump abbia subito messo in vendita per 10.800 dollari il braccialetto d'oro che la first daughter sfoggiava durante l'intervista a '60 Minutes'. Tanto basta per spingere quale sarà il vero volto di Ivanka nei prossimi 4 anni: figlia, business woman o consigliere presidenziale?

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