Doveva essere l'occasione per riflettere e discutere sui i risultati delle elezioni di novembre, invece la tavola rotonda organizzata dalla prestigiosa Kennedy School of Goverment dell'Harvard University si è trasformata in una sorte di zuffa tra membri dell'ex staff elettorale della sconfitta Hillary Clinton e quelli del presidente Donald Trump.
La prima a dar fuoco alle polveri è stata Jennifer Palmieri, che ha diretto la comunicazione della campagna Clinton, che ha attaccato duramente Steve Bannon, il direttore del sito di estrema destra Breitbart ora capo consigliere e stratega di Trump.
"Se fornire una piattaforma elettorale per i suprematisti bianchi rende dei grandi strateghi elettorali, allora sono orgogliosa di aver perso, preferisco aver perso piuttosto che vincere come avete fatto voi", ha affermato la democratica.
A questo punto Kellyanne Conway, che è stata la manager della campagna di Trump, ha replicato: "credi che io abbia gestito una campagna con una piattaforma per i suprematisti bianchi? Credi che voi abbiate avuto un messaggio decente per i lavoratori bianchi? E che mi dici di Hillary Clinton, lei è in sintonia con loro o non ha niente in comune? E che mi dici del fatto che non aveva un programma economico?".
Poi è stato facile per lei accusare il team di Clinton di non voler accettare la sconfitta e di incitare così le proteste di piazza: "va bene che siete arrabbiati, ma accetterete mai i risultati elettorali? direte mai ai vostri dimostranti che lui è anche il loro presidente?".