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Sudcorea, Parlamento vota a favore dell'impeachment della presidente

09 dicembre 2016 | 08.38
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(Afp)
(Afp)

Il Parlamento di Seul ha votato a favore dell'impeachment della presidente sudcoreana Park Geun-hye: per la messa in stato d'accusa si sono espressi 234 deputati, contro 56. L'impeachment dovrà ora essere confermato o meno dalla Corte costituzionale entro sei mesi.

L'ampio numero di voti a favore dell'impeachment significa che anche deputati del suo partito Saenuri si sono schierati contro la Park. Il primo ministro Hwang Kyo-ahn diventerà ora presidente facente funzioni. Secondo esperti citati dall'agenzia stampa sudcoreana Yonhap, la Corte costituzionale non potrà pronunciarsi prima di marzo, data la complessità della vicenda. Se la Park deciderà di dimettersi, verranno convocate elezioni presidenziali entro due mesi, accorciando i tempi della crisi. La Park ha finora escluso questa possibilità, facendo sapere che vuole aspettare la decisione dei nove giudici della Corte.

Il voto arriva dopo che decine di migliaia di sudcoreani hanno partecipato a manifestazioni di protesta per chiedere la cacciata della presidente. Le pubbliche scuse della Park non sono riuscite a calmare gli animi. Al centro dello scandalo di corruzione vi è l'amica e confidente della Park, Choi Soon-sil, che avrebbe approfittato della sua posizione per ottenere benefici da importanti società sudcoreane e per questo è stata formalmente accusata il 20 novembre.

Ma la vicenda è molto più complessa, perché il rapporto fra le due donne presenta molti punti oscuri. La Choi rivedeva i discorsi della presidente e aveva accesso a molti documenti riservati, tanto che alcuni media l'hanno dipinta come una sorta di burattinaio occulto che tirava i fili del potere.

Le due donne sono legate fin dagli anni della giovinezza. Choi è figlia del santone Choi Tae-min, considerato una sorta di Rasputin per l'influenza che esercitava sul padre della Park, il dittatore militare Park Chung-hee. A capo di un culto pseudo cristiano, la Chiesa della Vita Eterna, il santone pretendeva di poter parlare con la moglie defunta di Park, assassinata al posto del marito da una spia nordcoreana nel 1974. La giovane Park, allora 22enne, era tornata in patria per assumere funzioni da first lady. Ma nel 1979 il capo dell'intelligence, apparentemente preoccupato dall'influenza esercitata dal santone, assassinò il dittatore Park, che guidava il paese dal 1963.

Segnata dall'assassinio di entrambi i genitori, la Park ha continuato ad impegnarsi in politica. Ma nel 2006 è stata aggredita da un uomo armato di coltello a un comizio e da allora esibisce sul volto una vistosa cicatrice. Mai sposata, la Park appare una donna determinata, ma al tempo stesso molto sola e forse più fragile di quanto sembri a prima vista. Ha studiato all'estero - parla inglese, francese, cinese e spagnolo - e fin dall'infanzia ha avuto una vita separata dalla gente normale. E molti coreani si sono chiesti fino a che punto sia arrivata l'influenza di Choi.

L'impeachment arriva in un momento molto delicato per la Corea del Sud. Secondo l'agenzia Yonhap "non poteva esserci momento peggiore" per un vuoto di potere. Il governo di Seul deve infatti affrontare le tensioni con la Corea del Nord, nel clima d'incertezza internazionale provocato dalla vittoria di Donald Trump alle elezioni americane.

Prima "vittima" della nuova situazione, nota l'agenzia, potrebbe essere l'annuale summit con Pechino e Tokyo che dovrebbe svolgersi a dicembre in Giappone, ma a questo punto potrebbe essere cancellato o perdere molto del suo peso. A Seul il vertice era considerato importante per assicurarsi un forte sostegno di Tokyo e Pechino di fronte a Pyongyang, che a settembre ha effettuato un quinto test nucleare.

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