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Usa, Trump sceglie Tillerson ma sarà battaglia: "Troppo vicino a Putin"

13 dicembre 2016 | 12.10
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(Afp)
(Afp)

Si profila una battaglia a Capitol Hill per la conferma di Rex Tillerson, il Ceo di ExxonMobil amico di Vladimir Putin, che Donald Trump ha intenzione di nominare oggi segretario di Stato. E basterebbe la defezione di tre senatori della maggioranza repubblicana a bloccare la controversa nomina su cui il presidente eletto avrebbe comunque scelto di andare avanti. "E' un protagonista di livello globale, è alla guida di una compagnia petrolifera di dimensioni doppie del suo più vicino competitore", ha detto Trump in un'intervista alla Fox.

Parole che almeno finora non avrebbero però convinto senatori come John McCain, Lindsey Graham e Marco Rubio - che fa parte della commissione Esteri che condurrà le audizioni prima del voto di conferma in aula - che hanno espresso la preoccupazione per i rapporti troppo stretti tra Tillerson e il presidente russo. Una bocciatura della nomina di un segretario così importante però sarebbe un gesto clamoroso, che non avviene dal 1989.

"La carriera di Tillerson - ha detto di lui Trump, confermando la scelta del Ceo a segretario di Stato - incarna il sogno americano. Attraverso il duro lavoro, l'impegno e l'abilità negli accordi, Rex è salito di grado per arrivare ad essere Ceo di ExxonMobil, una delle società più gradi e quotate al mondo".

Entrato nella Exxon oltre 40 anni fa come ingegnere, il 64enne Tillerson ha scalato le gerarchie della compagnia petrolifera fino a diventarne Ceo. Non ha formali esperienze di governo, ma trovandosi a gestire per anni le operazioni internazionali della ExxonMobil ha un'estesa conoscenza dei dossier più importanti ed una pratica di negoziati delicatissimi che l'hanno portato a viaggiare in tutto il pianeta.

Molti sono stati gli accordi internazionali messi a segno, ma a far discutere sono quelli con la Russia con la quale Tillerson ha un rapporto che risale agli anni Novanta, quando supervisionò un progetto della Exxon nell'isola di Sakhalin e cominciò a sviluppare un rapporto con Vladimir Putin. E nel 2011 la Exxon ha firmato con Rosneft, la compagnia petrolifera di stato russa, un accordo per la partnership nell'esplorazione petrolifera dell'Artico.

Secondo quanto riportò allora il Washington Post, dopo aver concluso l'accordo a New York, Tillerson festeggiò con una cena a base di caviale in un ristorante di lusso di Manhattan insieme al presidente della Rosneft, ed intimo di Putin, Igor Sechin. Due anni dopo il Cremlino gli conferiva l'Ordine dell'Amicizia, la massima onorificenza russa per un cittadino straniero.

E l'anno dopo Tillerson, che nel 2014 in una conferenza degli azionisti ha dichiarato che in generale si oppone alle sanzioni, è intervenuto ad un convegno sull'Energia a Mosca insieme a Sechin, colpito dalle sanzioni di Washington per l'Ucraina.

Già prima della conferma del nomina, dal Cremlino è arrivato l'apprezzamento per 'l'amico' americano. "Nello svolgimento del suo lavoro alla guida di una delle più grandi compagnie petrolifere, ha avuto contatti più di una volta con i nostri rappresentanti, ed ha sempre svolto i suoi compiti in modo altamente professionale", ha dichiarato il portavoce di Putin, Dmitry Peskov.

Non saranno solo i rapporti con la Russia ad animare le audizioni di conferma al Senato, ma anche il rischio di conflitto di interessi per il Ceo della Exxon che sostiene di perdere un miliardo di dollari all'anno con le sanzioni imposte a Mosca. Poi c'è la questione del patrimonio personale di oltre 150 milioni in azioni del gigante petrolifero, che per la natura del tipo di investimenti sarà complicato vendere o affidare ad un blind trust.

Ma la domanda centrale sarà, sottolinea ancora il Post, quella di stabilire se Tillerson segretario di Stato riuscirà a non pensare agli interessi della sua compagnia in 50 Paesi di sei continenti quando negozierà per conto degli Stati Uniti.

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