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Rivista Is: usate i tir come 'arma mortale contro i crociati'

20 dicembre 2016 | 13.03
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(AFP PHOTO) - AFP
(AFP PHOTO) - AFP

I tir come "arma mortale per i crociati": accurate istruzioni per l'impiego dei camion nel compimento di attentati sono contenute nel numero di novembre di 'Rumiyah', il magazine dell'autoproclamato Stato Islamico. "Pochi comprendono la mortale capacità dei veicoli a motore di fare un gran numero di vittime se usati nella maniera giusta, come dimostrato a Nizza dall’attacco lanciato dal fratello Mohamed Lahouaiej Bouhel che ha ucciso 86 crociati ferendone altri 434″, si legge sulla rivista dell'organizzazione terroristica, diffusa in più lingue, secondo riferisce il portale 'Analisidifesa.it'.

“I veicoli sono come coltelli estremamente facili da acquistare ma diversamente dai coltelli non fanno sorgere sospetti perché diffusi in tutto il mondo. Per questo sono uno dei metodi più efficaci di attacco e offrono a chiunque sia in grado di guidarli la possibilità di provocare terrore", sottolinea 'Rumiyah', suggerendo anche i bersagli contro cui usare i camion: strade affollate, celebrazioni, mercati all’aperto, festival, parate, raduni politici.

L'attentato di Berlino e quello precedente di Nizza, compiuti utilizzando un camion, "rappresentano l’evoluzione e il ritorno di una tecnica sempreverde. I vantaggi del terrorismo veicolare risultano esser così numerosi – l’estrema disponibilità e semplicità d’impiego di veri e propri 'moltiplicatori di forza' in primis – da aver fatto propendere sempre più per questa tipologia di attacchi", rileva 'Analisidifesa' in un approfondimento ospitato online.

"La tattica di lanciare veicoli contro edifici e persone adottata da gruppi terroristici, lupi solitari e criminali comuni - scriveva di recente Pietro Orizio sul sito specializzato nelle tematiche di sicurezza e difesa - viene definita 'Vehicle Ramming' (speronamento/investimento veicolare) da cui 'Vehicular Assault' e 'Vehicular Terrorism' (attacco o terrorismo veicolare)".

A decenni di attacchi con armi da fuoco ed esplosivi "le forze di sicurezza hanno risposto con misure e provvedimenti più o meno efficaci che ne hanno limitato l’accessibilità. Perciò, unitamente al fatto di non richiedere un particolare addestramento, esperienze pregresse o contatti diretti con i gruppi leader della galassia jihadista, la tattica del ramming non è mai passata di moda; anzi il trend previsto è quello di un sempre maggior impiego".

Tra i vantaggi che questa tecnica comporta, 'Analisidifesa' cita "la facilità d’emulazione, l’economicità, la pochissima o quasi inesistente pianificazione, coordinazione e logistica necessaria, oltre alla quasi totale riduzione di rischi legati al traffico, produzione ed approvvigionamento di materiali illegali. Inoltre i terroristi sono già dietro le 'linee nemiche' e le 'armi' sono presenti e legalmente circolanti nel Paese. Il tutto con potenzialità paragonabili o superiori ad auto/camion-bomba".

Si tratta, viene rilevato, di una tattica che "pare essersi affinata ed il crescente protagonismo acquisito dai lupi solitari o cellule indipendenti ha portato ad un considerevole miglioramento delle loro prestazioni".

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