"Servizi di intelligence stranieri" potrebbero aver avuto un ruolo nella strage di Capodanno ad Istanbul , considerata la "professionalità" del killer. Lo ha dichiarato il vice primo ministro turco, Numan Kurtulmus, in un'intervista al quotidiano 'Hurriyet'.
"Sono dell'opinione che non sia possibile che l'autore abbia eseguito un simile attacco senza alcun aiuto. Sembra una cosa da servizio segreto. Tutte queste cose vanno valutate", ha affermato Kurtulmus, senza aggiungere ulteriori dettagli.
Secondo il quotidiano turco 'Yeni Safak', che ieri ha svelato come il killer userebbe il nome di battaglia 'Abu Muslim Horasani', l'autore della strage di Capodanno al Reina si troverebbe ancora ad Istanbul dove è in corso una massiccia caccia all'uomo per arrestare il presunto militante del sedicente Stato islamico (Is) che si nasconderebbe in una casa nella metropoli sul Bosforo.
Intanto nuovi arresti sono stati eseguiti all'alba dalla polizia turca nell'ambito dell'inchiesta sulla strage, rivendicata dal sedicente Stato islamico (Is). Lo hanno reso noto fonti della polizia, citate dall'agenzia di stampa Anadolu.
L'operazione è scattata a Silivri, un distretto della provincia di Istanbul. Non è chiaro al momento quante persone siano finite in manette. Secondo le fonti, rimaste anonime, i sospetti apparterrebbero alla comunità uiguri, minoranza turcofona di religione islamica che vive nel nord-ovest della Cina. I sospetti arrestati sono accusati di essere complici del killer della strage, ancora latitante. Secondo l'Anadolu, la polizia finora ha arrestato 34 persone, escluse quelle finite in manette stamattina.