L'attacco missilistico in Siria sferrato nella notte dagli Stati Uniti è stato eseguito su ordine del presidente Donald Trump, segnando un suo drastico cambiamento di posizione rispetto al passato. A dimostrarlo numerosi tweet pubblicati dal tycoon nel settembre 2013 in cui definiva una "follia" colpire Damasco ed esortava l'allora presidente Obama a "consultare il Congresso prima di commettere un grave errore". ''Non bisogna attaccare la Siria", scriveva Trump, "se ciò accadesse avverrebbero cose terribili e gli Stati Uniti non otterrebbero nulla". Anche in campagna elettorale Trump aveva espresso differenti opinioni in merito alla politica estera statunitense accusando, in più di una occasione, la competitor Hillary Clinton di voler iniziare "un conflitto in Siria provocando l'esplosione della terza guerra mondiale''. "Tuttavia c'è una differenza", spiega la Cnn, "tra quello che Trump conosce ora e quello che sapeva prima. Il presidente adesso ha accesso a tutto ciò che riguarda i combattimenti in Siria, informazioni che da privato cittadino non poteva conoscere''.
AGAIN, TO OUR VERY FOOLISH LEADER, DO NOT ATTACK SYRIA - IF YOU DO MANY VERY BAD THINGS WILL HAPPEN & FROM THAT FIGHT THE U.S. GETS NOTHING!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 5 settembre 2013
While everyone is waiting and prepared for us to attack Syria, maybe we should knock the hell out of Iran and their nuclear capabilities?
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 5 settembre 2013
Tell Congress to straighten out the many problems of our country before trying to be the policemen to the world. Make America great again!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 5 settembre 2013
The only reason President Obama wants to attack Syria is to save face over his very dumb RED LINE statement. Do NOT attack Syria,fix U.S.A.
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 5 settembre 2013