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G7, gli occhi del mondo puntati su Taormina

19 maggio 2017 | 07.53
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G7, gli occhi del mondo puntati su Taormina

Gli occhi del mondo sono tutti puntati su Taormina. Una delle maggiori città della Magna Grecia, temporanea capitale della provincia bizantina, ultima città siciliana a cadere sotto gli arabi, pronta, da venerdì prossimo ad ospitare il G7. Summit, che si tiene in Sicilia non a caso. Sull'isola sbarcano infatti migliaia di migranti salvati nel Mediterraneo centrale e trasportati nei porti siciliani. E' per questo motivo che il governo italiano, per tenere viva l'attenzione mediatica mondiale sull'emergenza immigrazione, ha deciso lo scorso anno, che proprio a Taormina si sarebbe tenuto il G7.

Il 26 e 27 maggio si riuniranno i capi di governo di sette dei paesi più industrializzati al mondo: Stati Uniti, Giappone, Germania, Regno Unito, Francia, Italia e Canada . Quello che si svolgerà a Taormina sarà il 43esimo G7: il quarto da quando la Russia è stata esclusa nel marzo del 2014, in seguito all’invasione dell’Ucraina.

Chi parteciperà ? La riunione sarà guidata dal presidente del Consiglio italiano Paolo Gentiloni. Gli altri leader presenti sono il primo ministro del Canada Justin Trudeau, il presidente Usa Donald Trump, la cancelliera tedesca Angela Merkel, la prima ministra britannica Theresa May, il primo ministro giapponese Shinzo Abe, il nuovo presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron, successore di Francois Hollande all’Eliseo. Per l’Ue partecipa il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker e il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk. Quattro i leader che sono al G7 per la prima volta: Gentiloni, May, Trump e Macron. A Taormina ci saranno anche rappresentanti della società civile, alcune organizzazioni internazionali e i capi di altri Paesi ospiti (ad esempio, il presidente tunisino Beji Caid Essebsi).

I temi. Dalle crisi mondiali alle sfide energetiche, dal sostegno alla cultura alla tutela dell'ambiente, dalla sicurezza alimentare al clima: sono tanti i temi al centro del G7 di Taormina. Sicuramente si parlerà appunto dell’emergenza migranti, dell’accoglienza dei profughi, della situazione in Siria, della lotta all’Isis, della sicurezza, delle tensioni con la Corea, della Brexit. Tra le priorità anche: tutela dei cittadini; sostenibilità economica, ambientale e sociale, riduzione delle disuguaglianze, innovazione, competenze e lavoro "nell'era della nuova rivoluzione della produzione" per colmare il divario di genere.

Cosa accade alla fine del G7? Il G7 vero e proprio si svolgerà nel corso di due giorni in cui i leader faranno molte riunioni, tra loro e con altri leader esterni al G7. Al termine della discussione, i sette paesi membri produrranno una dichiarazione congiunta, in cui vengono riassunte le conclusione del G7. Di solito questi comunicati sono piuttosto vaghi e vuoti: raramente le discussioni al G7 portano a importanti accordi internazionali, e spesso l’evento viene accusato di essere poco più che un’occasione per i leader mondiali di fare due chiacchiere e farsi fotografare insieme.

Allerta attentati. Vista l’allerta attentati e il rischio infiltrati e scontri durante i cortei, la città si prepara ad alzare le misure di sicurezza. La città e i paesi limitrofi saranno blindatissimi. Le zone interessate dal summit sono state divise in due aree: "area ad accesso riservato" e "zona di massima sicurezza". Il perimetro di quest’ultima area, detta anche "zona rossa", comprende via Roma, via Bagnoli Croce, via Pirandello, via Costantino Patricio, via Circonvallazione, via Leonardo da Vinci, via Dionisio I, via Diodoro Siculo, via Apollo Arcageta e via Rizzo. Fanno parte della "area ad accesso riservato", invece, le vie Guglielmo Marconi, Luigi Bongiovanni, Porta Pasquale dall’intersezione con via San Pancrazio e Piano Porto. In entrambe le zone ci saranno limitazioni dalla mezzanotte del 22 maggio a quella del 27: non si potrà parcheggiare, potranno entrare solo veicoli e pedoni autorizzati e, nei giorni clou, solo i pedoni.

Allerta massima e restrizioni anche nei porti e nel mare davanti a Taormina, dove dovrebbe piazzarsi una portaerei statunitense. La balneazione sarà consentita solo entro i 50 metri dalla costa. Il modello di ordine pubblico sarà lo stesso utilizzato, con "ottimi risultati" secondo il ministro dell’Interno Marco Minniti, per le celebrazioni dei Trattati di Roma.

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