cerca CERCA
Sabato 20 Aprile 2024
Aggiornato: 00:03
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Marina Usa agita le acque del Mar della Cina

25 maggio 2017 | 09.23
LETTURA: 2 minuti

(da Facebook /Commander, U.S. Third Fleet)
(da Facebook /Commander, U.S. Third Fleet)

La marina statunitense ha condotto la sua prima operazione di navigazione nelle acque contese del Mar Cinese Meridionale sotto il presidente Donald Trump, una mossa che potrebbe irritare la Cina.

Un portavoce del Pentagono, pur non confermando i dettagli dell'operazione, ha dichiarato alla Cnn che la nave americana, la USS Dewey, è passata "a meno di 12 miglia nautiche" dal Mischief Reef, un isolotto nell'arcipelago Spratly rivendicato da Pechino.

"Operiamo in conformità con il diritto internazionale. Voliamo, navighiamo e operiamo ovunque sia consentito dalla legge internazionale", ha dichiarato il capitano Jeff Davis. Questi pattugliamenti da parte della Marina Usa, conosciuti come "libertà di navigazione", sono stati effettuati regolarmente sotto l'amministrazione Obama ma è la prima volta che si svolgono sotto Trump.

LA REPLICA DI PECHINO - La Cina ha "sovranità indiscussa" sulle isole Spratly e sulle loro acque circostanti. E' quanto ha detto un portavoce del Ministero della Difesa cinese, Ren Guoqiang, dopo che due navi della Marina hanno intercettato un cacciatorpediniere americano vicino ad una catena dell'isola rivendicata da Pechino.

"L'azione dell'esercito americano, esibendo un'azione di forza e promuovendo la militarizzazione regionale, avrebbe potuto facilmente portare ad un incidente marittimo o aereo" ha detto Guoqiang, aggiungendo che "l'esercito cinese ha espresso una solida opposizione e ha presentato una protesta ufficiale agli Stati Uniti".

La Cina rivendica gran parte del Mar Cinese Meridionale, comprese zone situate molto vicino alle coste di diversi Paesi della regione, ed è impegnata in operazioni di costruzione di isolotti artificiali e di potenziali basi militari su piccoli scogli. Lo scorso anno il Tribunale internazionale dell'Aja ha detto che non esistono basi legali per tali rivendicazioni, ma Pechino non riconosce la sentenza.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza