Gli Stati membri dell'Unione europea dovrebbero utilizzare i 6,4 mld di euro avanzati nell'esercizio 2016 e destinati ad essere restituiti ai singoli Paesi per aiutare i rifugiati. Lo prevede una proposta della Commissione europea volta a emendare il bilancio 2017, approvata oggi dal Parlamento Europeo a Strasburgo.
Per gli eurodeputati, gli Stati dovrebbero utilizzare i soldi avanzati dal 2016 per onorare le proprie promesse in relazione alla crisi dei rifugiati e per contribuire, come ha fatto l'Unione, agli Union Trust Funds e al nuovo Fondo Europeo per lo Sviluppo Sostenibile.
Gli europarlamentari, preoccupati per i ritardi nella gestione dei fondi a livello nazionale che hanno causato una "significativa sottoattuazione di 4,889 mld nel 2016", attirano anche l'attenzione sull'impatto negativo del deprezzamento della sterlina britannica nei confronti dell'euro, "che è il principale motivo di un ammanco nei ricavi di 1,511 mld di euro".