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Migranti, cosa pensa la Marina libica dell'Italia

03 agosto 2017 | 16.11
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(Fotogramma)
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E' una ''collaborazione seria e reale'' quella tra Italia e Libia nella ''lotta all'immigrazione illegale''. Lo ha dichiarato il portavoce della marina militare libica, Ayoub Qassem, in un'intervista ad Aki - Adnkronos International, affermando che ''il sostegno, fornito da Roma nel contrasto ai trafficanti di essere umani, ci costerebbe molto di più se lo dovessimo fare a spese nostre''. Qassem ha quindi sottolineato che "le autorità italiane si sono convinte che la lotta all'immigrazione illegale deve essere fatta attraverso una cooperazione seria e reale con la Libia".

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In una risposta indiretta alla minacce del generale Khalifa Haftar al governo italiano, il portavoce della Marina che fa capo al Governo di accordo nazionale guidato dal premier Fayez al Serraj ha ribadito che ''la marina militare è contraria a ogni ingerenza straniera nelle acque territoriali libiche, ma ciò che vogliamo, in accordo con Roma, è ristabilire la sovranità libica sulle nostre acque territoriali''.

In passato, prosegue Qassem, ''abbiamo rifiutato molte richieste provenute dall'Italia che ritenevamo in contrasto con la sovranità libica''. ''Abbiamo insistito sulla riattivazione dell'accordo firmato nel 2008'', che risale ai tempi di Muammar Gheddafi , e ''ora l'Italia ci prende in considerazione molto seriamente - afferma Qassem - Stiamo lavorando ispirati a quell'accordo, a partire dalle motovedette che vengono riparate in Italia e ci vengono restituite dal governo italiano. Noi continueremo in questa direzione''.

Per confermare il proseguimento della collaborazione tra Italia e Libia nonostante le minacce di Haftar, il militare libico ha quindi ricordato che ''l'8 agosto arriverà al porto di Tripoli una unità navale italiana allestita con una officina per le riparazioni navali''.

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