Gli Stati Uniti hanno avuto dall'Egitto prove "esplosive" sulla morte di Giulio Regeni, avvertendo l'allora governo Renzi. E' quanto scrive il 'New York Times' in merito all'omicidio del ricercatore italiano, citando fonti dell'ex amministrazione Obama, secondo le quali c'era "la prova incontrovertibile che funzionari della sicurezza egiziani hanno rapito, torturato e ucciso Regeni", si legge sul sito del quotidiano americano.
Poi, "su indicazione del Dipartimento di Stato e della Casa Bianca", Washington ha informato Roma, riporta l'articolo firmato da Declan Walsh.
Dopo la pubblicazione dell'articolo, fonti del governo italiano hanno fatto sapere di non aver mai ricevuto dagli Usa "elementi di fatto, né tantomeno 'prove esplosive'", come riporta 'Corriere.it'. Inoltre, "la collaborazione con la Procura di Roma in tutti questi mesi è stata piena e completa".
L'articolo arriva nelle ore in cui l'ambasciatore italiano è tornato al Cairo, provocando reazioni e polemiche. Su Facebook intanto Paola Deffendi, madre del giovane ricercatore, in un post ha scritto: "15 AGOSTO 2017, sempre più lutto!".