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Migranti, arriva la task force tra Italia e Libia-Ciad-Mali-Niger

28 agosto 2017 | 13.05
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(AFP PHOTO) - (AFP PHOTO)
(AFP PHOTO) - (AFP PHOTO)

Una task force "ad alto livello delle forze di sicurezza", per "accrescere la cooperazione" dell'Italia con Libia, Ciad, Mali e Niger in tema di migranti, si riunirà nei prossimi giorni a Roma. E' quanto ha concordato il ministro dell'Interno Marco Minniti con i colleghi dei quattro Paesi africani che compongono con l'Italia la 'cabina di regia', riunita oggi al Viminale.

I CONFINI - Il primo punto dell'accordo raggiunto dal ministro è quello di "rafforzare la capacità di controllo dei confini marittimi e terrestri, attraverso l'attivazione di meccanismi a supporto della formazione e della operatività delle guardie di frontiera".

"Implementare con il sostegno finanziario e tecnico della Ue le politiche di rimpatrio volontario assistito, con azioni concrete tese a convincere i Paesi di origine a collaborare a questo sforzo": è la necessità sulla quale hanno convenuto Minniti e i colleghi.

UNHCR - I cinque ministri hanno anche chiesto un "maggiore coinvolgimento di Oim e Unhcr con l'obiettivo di realizzare in Niger e Ciad e di migliorare in Libia i centri di accoglienza per migranti irregolari, coerentemente con il proprio impianto legislativo, con l'obiettivo di uniformarli agli standard umanitari internazionali".

La 'cabina di regia' sui migranti ha poi sottolineato che "per l'azione di contrasto al terrorismo e ai trafficanti sia indispensabile rafforzare le istituzioni statuali di ogni singolo Paese", constatando a questo riguardo "i progressi realizzati in particolare dalle autorità libiche, segnatamente dalla guardia costiera, nel salvataggio di vite umane a mare e nel contrasto ai trafficanti di esseri umani".

ACCORDO DI PACE - I cinque ministri hanno ribadito "il sostegno all'accordo di pace tra le tribù del sud della Libia" e riaffermato "l'importanza di sostenere la Libia nella creazione di una guardia di frontiera". Inoltre, hanno confermato la necessità di "effettuare ogni sforzo utile a sostenere ogni iniziativa in favore dello sviluppo di una economia locale che sia alternativa a quella collegata ai traffici illeciti".

A questo riguardo, hanno ricordato gli esiti della riunione che si è svolta a Roma sabato scorso - sempre al Viminale - tra i ministri dell'Interno italiano Minniti e libico Aref Khoja con i sindaci delle municipalità libiche, per "individuare progetti di sviluppo e possibili canali di finanziamento, attraverso un vero e proprio organico piano di investimento che possa avvalersi anche dei fondi del Trust Fund dell'Unione europea per l'Africa".

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