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Irma, Harvey e gli altri: come si scelgono i nomi degli uragani

07 settembre 2017 | 10.49
LETTURA: 4 minuti

Xinhua/photoshot, NEW YORK - 2012-10-30)
Xinhua/photoshot, NEW YORK - 2012-10-30)

Irma, Harvey, Katrina ed Andrew. Sono solo alcuni dei nomi dei più devastanti uragani che hanno colpito gli Stati Uniti negli ultimi anni. Tempeste tropicali, tornado e violenti uragani che più volte hanno messo in ginocchio gli USA. L'ultimo fenomeno devastante sta colpendo in queste ore i Caraibi, a pochi giorni di distanza dalla furia di Harvey, abbattutasi su Texas e Louisiana. Un fenomeno violentissimo, classificato come categoria 5, la più forte in assoluto. Gli è stato dato il nome di Irma, e si ritiene che sia l'uragano più potente degli ultimi 10 anni. Ma perché gli uragani hanno sempre nomi di persona? E come vengono scelti?

"La pratica di dare nomi alle perturbazioni esiste da anni e serve ad aiutare nella rapida identificazione delle tempeste, soprattutto nei messaggi di avvertimento" si legge sul sito della World Meteorological Organization (WMO), l'organizzazione intergovernativa che si occupa di meteorologia. "I nomi di persona sono infatti più semplici da ricordare rispetto a numeri e termini tecnici e rendono anche più facile ai media darne notizia, aumentando l'interesse da parte degli ascoltatori". L'esperienza ha infatti dimostrato che l'uso di nomi brevi e incisivi nelle comunicazioni, scritte o orali che siano, è veloce e difficilmente soggetto ad errori, vantaggi non da poco per quanto riguarda l'efficacia dello scambio di informazioni dettagliate su uragani e tempeste.

Inizialmente, riporta il sito della WMO, i nomi di questi fenomeni venivano scelti liberamente: ad esempio, una tempesta atlantica che si abbatté su una barca di nome Antje, strappandone l'albero, prese il nome della barca stessa. Dalla metà del 1900 si iniziò invece ad adottare nomi femminili per le tempeste e successivamente i meteorologi hanno scelto di usare un metodo più organizzato ed efficiente, attingendo i nomi da una lista disposta in ordine alfabetico. Alla prima tempesta verificatasi nel corso dell'anno, quindi, doveva essere attribuito un nome con la lettera A e così via. Prima della fine del 1900, poi, gli esperti hanno iniziato ad usare nomi maschili per le tempeste che si formavano nell'emisfero meridionale.

Dal 1953 le tempeste tropicali atlantiche sono state nominate sulla base delle liste create dal National Hurricane Center. Oggi vengono aggiornate continuamente dalla World Meteorologcal Organization. Nelle liste originali figuravano solo nomi femminili, ma nel 1979 furono introdotti anche i nomi maschili, che vennero dunque alternati a quelli femminili. Si tratta di sei elenchi che vengono usati in rotazione, il che significa che, ad esempio, quello utilizzato nel 2015 verrà ripreso nel 2021. Questo sistema di rotazione prevede una sola eccezione: nel caso in cui un uragano sia stato estremamente catastrofico e mortale, riutilizzare il suo nome in futuro sarebbe inopportuno per ragioni di sensibilità. In questo caso, il nome vecchio 'va in pensione' e ne viene scelto uno nuovo in sostituzione. La WMO dovrà quindi decidere se eliminare dalla lista il nome di Irma.

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