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Omicidio blogger, cosa sono i Panama Papers

17 ottobre 2017 | 12.17
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(AFP) - AFP
(AFP) - AFP

Una potente esplosione e un'auto che salta in aria. E' morta così, nel pomeriggio di ieri, Daphne Caruana Galizia, a bordo della sua Peugeot 108 a Bidnija, nella parte centro-settentrionale di Malta. Quindici giorni fa la giornalista e blogger aveva presentato denuncia alla polizia dopo aver ricevuto minacce di morte. Era decisamente una voce scomoda quella della Caruna Galizia e da ieri ha smesso di 'dare fastidio'. La giornalista, nota per le sue inchieste e per il suo blog 'Running Commentary', contribuì infatti a svelare lo scandalo dei Panama Papers e in particolare dei cosiddetti "Malta Files". Oggetto delle sue inchieste era soprattutto Joseph Muscat, il premier maltese. La Galizia fu la prima a dare notizia del coinvolgimento nei Panama Papers di Konrad Mizzi, allora ministro dell'Energia e della Salute e di Keith Schembri’, capo dello staff del primo ministro maltese. Quest'anno, attraverso il suo blog aveva sostenuto che la società panamense Egrant era di proprietà di Michelle Muscat, la moglie del primo ministro. Ma cosa sono i Panama Papers?

Si tratta di documenti trapelati da una colossale fuga di notizie, la più grande nella storia della finanza internazionale. Sono stati studiati nel corso di una lunga inchiesta giornalistica e il loro nome deriva dal fatto che ad essere coinvolta è la società Mossack Fonseca, che ha sede, appunto, a Panama. Un' inchiesta durata più di un anno e che riguarda circa 11,5 milioni di file e documenti sui conti esteri segreti dei big del pianeta riguardanti le attività di migliaia di società, alcune controllate da politici, capi di stato e banche di tutto il mondo. I documenti riservati sono stati consegnati al giornale tedesco Süddeutsche Zeitung nell'agosto del 2015 e successivamente al Consorzio Internazionale dei Giornalisti Investigativi che a sua volta li ha condivisi con altre 107 organizzazioni giornalistiche di 80 paesi diversi. I file di Mossack Fonseca hanno messo in luce il coinvolgimento dei più importanti istituti di credito internazionali nella creazione di società difficili da rintracciare, nelle Isole Vergini britanniche, Panama e in altri dei cosiddetti paradisi fiscali.

MOSSACK FONSECA. Si tratta di uno studio legale che offre servizi di gestione patrimoniale e fiscale e tra le sue attività c'è anche l'incorporazione di compagnie in paradisi fiscali. Nato nel 1977, a fondarlo furono due avvocati, Juergen Mossack e Ramon Fonseca Mora. Il primo è un panamense di origine tedesca, figlio di un ex ufficiale delle Waffen-SS, stando a documenti dei servizi di intelligence dell'esercito americano ottenuti da Le Monde e da ICIJ. Mora è panamense, da sempre vicino agli ambienti politici, anche sotto la dittatura. E' vicepresidente del Partito panamista, il partito nazionalista arrivato al potere a metà del 2014 e legato all'attuale capo dello Stato Juan Carlos Varela. L'attività dello studio è legata alla storia di Panama, incancrenita da corruzione e denaro sporco fin dagli anni della dittatura di Manuel Noriega. Lo studio, è emerso, ha lavorato con 33 persone o entità colpite da un embargo degli Stati Uniti. Ha costruito società di comodo per l'entourage del presidente russo, Vladimir Putin, o il cugino del presidente siriano, Bashar al-Assad. Negli anni ha esteso il suo dominio, al punto da essere ormai presente in oltre 40 paesi. Ha acquisito una tale influenza che Ramon Fonseca Mora è stato nominato consigliere del presidente della Repubblica ed assiste ai consigli dei ministri.

MALTA FILES. In che modo Malta ha a che fare con i Panama Papers? Dai Malta Files, un'inchiesta internazionale cui la Galizia aveva preso parte, è emerso che Malta rappresenta una sorta di "Stato nel Mediterraneo che fa da base pirata per l'evasione fiscale nell'Unione Europea".L'inchiesta, condotta dal Consorzio di Giornalismo Investigativo (EIC) ha messo in luce come Malta sia diventata negli ultimi anni la "Panama d'Europa" con assenza totale di burocrazia e tasse ai minimi termini. Un vero e proprio paradiso offshore, diventato anche la 'tana' di molti italiani, secondo quanto emerso da uno studio de L'Espresso.

Su questi scandali stava indagando Daphne Caruana Galizia, prima di venire 'zittita' dall'autobomba piazzata nella sua macchina.

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