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Perché Puigdemont è 'scappato' in Belgio?

30 ottobre 2017 | 16.03
LETTURA: 3 minuti

Carles Puigdemont (Afp) - AFP
Carles Puigdemont (Afp) - AFP

di Federica Mochi

Se ne è andato in Belgio, facendo le valigie assieme ad alcuni esponenti del suo governo orami destituito, lasciando Madrid in sospeso, in attesa di intercettare le sue prossime mosse. Carles Puigdemont, l'ex President della Generalitat catalana, secondo i media spagnoli, avrebbe lasciato Barcellona per volare a Bruxelles, dove nel corso del pomeriggio dovrebbe intervenire pubblicamente. Una tattica per evitare il carcere? O solo l'ennesima strategia per prendere tempo? Ufficialmente, Puigdemont dovrebbe essersi recato in Belgio per incontrare alcuni esponenti dei partiti fiamminghi, ma questo viaggio a sorpresa ha dato a molti l'impressione di una fuga.

Oggi sono state formalizzate le accuse di ribellione, sedizione e appropriazione indebita dal procuratore generale José Manuel Maza, che ha chiesto per Puigdemont ed esponenti del suo governo l'incriminazione. Che sia questo ad averlo indotto a recarsi in Belgio? Certo, le accuse nei suoi confronti sono pesanti, e prevedono pene detentive dai 15 ai 30 anni di carcere. Non è ancora chiaro quali saranno le prossime pedine che Puigdemont deciderà di muovere sul complicato scacchiere spagnolo. Quel che è certo, però, è che per il leader catalano destituito, il percorso inizia a diventare pieno di ostacoli.

La sedizione, scrive ‘El Pais’, è disciplinata dall'articolo 544 e seguenti del codice pensale spagnolo ed è punibile con una pena fino a 15 anni di carcere per chi si ribella "tumultuosamente e pubblicamente" prevenendo con la forza o fuori dai canali della legalità l’applicazione della legge. La reclusione, da quattro a otto anni per qualsiasi cittadino che commette questo tipo di reato, aumenta fino a 15 anni per le autorità che guidano la rivolta pubblica.

L'accusa di ribellione, invece, comporta pene detentive fino a 30 anni di carcere per i leader di insurrezioni "pubbliche e violente" che hanno come obiettivo quello di abrogare, sospendere o modificare la Costituzione. Stessa pena per chi dichiara l'indipendenza di una parte del territorio nazionale. Un reato, scrive il quotidiano spagnolo, per il quale nel 1981 furono puniti guardie civile e militari accusati del colpo di Stato.

Mentre Madrid nel frattempo sceglie la linea del "minimo intervento" per gestire la giornata, potenzialmente esplosiva, del commissariamento del governo catalano, Puigdemont sembra continuare a sfidare il governo centrale. Prima di recarsi in Belgio, stamattina su Instagram il President destituito aveva postato la foto del cortile di un palazzo gotico, facendo credere a molti che si trovasse nel Palau de la Generalitat.

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