L'attentatore di New York è "un animale", bisognerebbe prendere in considerazione l'ipotesi di mandarlo a Guantanamo, il centro di detenzione americano a Cuba dove sono rinchiusi ancora molti terroristi definiti 'nemici combattenti arrestati all'estero'. Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Donald Trump in una dichiarazione prima di una riunione del governo, assicurando che le autorità stanno "indagando su questo animale che ha commesso gli attacchi".
Trump ha denunciato quindi la lentezza del sistema giudiziario americano, a causa della quale l'uzbeko Sayfullo Saipov potrebbe attendere anni prima di essere condannato. E alla domanda se il sospetto potrebbe essere mandato a Guantanamo ha risposto: "Certamente prenderei in considerazione" questa possibilità, "mandarlo a Guantanamo, certamente lo considererò".