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Catalogna, ora l'incubo si chiama Carmen

03 novembre 2017 | 10.45
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Carmen Lamela (foto daTwitter)
Carmen Lamela (foto daTwitter)

Da giorni il suo nome rimbalza su tutti i quotidiani spagnoli. Di lei parlano in tv, alla radio e persino sulla stampa internazionale. Molti la descrivono come una lavoratrice inflessibile con la passione per il nuoto. Gli indipendentisi, invece, mal digeriscono le sue decisioni. Ma chi è Carmen Lamela, la giudice dell'Audiencia Nacional che ieri ha incarcerato sette membri del deposto governo catalano e dà la caccia a Carles Puigdemont?

Cinquantasei anni, una carriera trentennale spesa tra Madrid, Alicante e Barcellona, ora è lei la giudice meno gradita in Catalogna. Qualche settimana fa Lamela è salita agli onori della cronaca per aver spedito in carcere 'i due Jordi', Jordi Sànchez e Jordi Cuixart, i leader dei movimenti indipendentisti Anc e Omnium, accusati di sedizione. Fonti a lei vicine, scrive l'edizione spagnola dell''Huffington Post', la descrivono come "una gran lavoratrice" e una donna "molto discreta".

E non è un caso se ora, sulla giudice sono tornati ad accendersi i riflettori, visto che le è stato affidato uno dei processi giudiziari più delicati della storia della democrazia spagnola: quello contro l'ex President della Generalitat, Carles Puidgemont e altri quattro suoi ex ministri, scappati in Belgio e non intenzionati, parrebbe, a rientrare in patria.

Mentre nei confronti di Puigdemont la Procura di Madrid ha chiesto di spiccare un mandato di arresto europeo, non c'è mossa di Lamela che gli indipendentisti catalani si facciano sfuggire. Questa giudice, laureata in giurisprudenza presso la Pontificia Università di Comillas (Icade), per qualche anno ha ricoperto l'incarico di consulente tecnico del governo socialista di Jose Luis Rodriguez Zapatero e poi, dal 2009 al 2011 ha lavorato come consigliere al ministero della Giustizia. Prima di approdare a Madrid, Lamela ha lavorato nei tribunali di Alicante, Ciudad Real e poi all'Audiencia Provincial di Barcellona, tra il 1991 e il 1993. Anni ruggenti per la città, che si trovava nel bel mezzo delle Olimpiadi.

Tra i casi più eclatanti finiti sulla sua scrivania, spicca quello che qualche mese fa ha travolto l'ex presidente del FC Barcellona, Sandro Rosell, arrestato per riciclaggio di denaro. Con l'arrivo di Rajoy al governo, Lamela è stata richiamata all'Audiencia Provincial di Madrid e quindi all'Audiencia Nacional. Nel delicato gioco degli equilibri dell'Audience, scrive 'Huffington Post', Carmen Lamela è molto vicina al giudice José de la Mata. E se è vero che in alcuni contesti lavorativi viene spesso descritta come progressista, tra le toghe c'è chi sostiene che le sue decisioni non siano propriamente tali.

Dura e inflessibile, (oltre ad avere in mano il destino dei due Jordi e quello di Puigdemont), Carmen Lamela sembra avere solo due debolezze: quella per la Coca Cola, che tiene sempre in ufficio e un amore sconfinato per il nuoto. Quando ha bisogno di staccare la spina, dicono i beninformati, non sa resistere a lunghe nuotate in piscina.

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