cerca CERCA
Giovedì 25 Aprile 2024
Aggiornato: 21:06
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Ucraina

Rapito esperto di criptovalute, riscatto pagato in bitcoin

30 dicembre 2017 | 15.07
LETTURA: 3 minuti

(Afp)
(Afp)

Potrebbe essere il primo caso di riscatto pagato in bitcoin. Una banda di rapitori in Ucraina ha rilasciato questa settimana un dirigente di una società di cambio di criptovalute, dopo il pagamento di un riscatto di oltre 1 milione di dollari in bitcoin. Secondo quanto raccontato al Financial Times da un consulente del ministero dell'Interno ucraino, Anton Gerashencko, l'uomo è stato sequestrato nei pressi del suo ufficio a Kiev martedì e liberato giovedì.

Il rapito è Pavel Lerner, cittadino russo e dirigente ed esperto analista della Exmo Finance, società registrata nel Regno Unito e operante nel campo delle criptovalute. "E' stato rapito da una banda di uomini armati allo scopo di estorcere bitcoin. Abbiamo informazioni che sono stati pagati oltre un milione di dollari in bitcoin", ha raccontato Gerashencko, che lavora come consigliere del ministro dell'Interno Arsen Avakov.

Non è chiaro chi abbia pagato il riscatto. Dopo che la notizia del rapimento di Lerner si è diffusa sui media ucraini, la Exmo Finance ha emesso un comunicato nel quale rassicurava che il rapito non aveva accesso agli asset finanziari dei clienti della società e le attività di cambio sono proseguite normalmente. Anche se giovedì, data del rilascio di Pavel, il sito della Exmo è stato colpito da un attacco di hacker. La Exmo Finance, registrata nel Regno Unito ma operante anche in Ucraina, è una delle oltre 400 società di cambio che sono nate in tutto il mondo per operare sul mercato dei criptocapitali.

La polizia ucraina ha aperto un'indagine sulla vicenda, senza però confermare l'identità della vittima. Secondo un comunicato della Exmo, Pavel è ora al sicuro e non ha subito maltrattamenti. La notizia del rilascio di Lerner è giunta mentre il bitcoin e altre criptovalute hanno fatto registrare un rimbalzo, dopo due giorni di perdite, in parte dovute agli annunci di maggiori controlli da parte delle autorità regolatorie, per impedire eccessive speculazioni.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza