Un velivolo della Marina degli Stati Uniti si è unito alle ricerche dei 32 membri dell'equipaggio della petroliera iraniana Sanchi, dispersi da sabato sera nel mar Cinese orientale in seguito alla collisione col mercantile CF Crystal di Hong Kong.
I soccorritori che tentano di raggiungere l'equipaggio di 30 iraniani e due bengalesi vengono respinti dalle nubi tossiche provocate dall'incendio scoppiato a bordo. Dopo due giorni la nave, che trasportava circa 136mila tonnellate di petrolio, è ancora avvolta dalle fiamme e secondo le autorità cinesi è a rischio di esplodere e affondare con tutto il suo carico di condensato, una versione ultra leggera del petrolio greggio.
TOSSICO - Il condensato è molto diverso dal greggio nero che si vede spesso nelle fuoriuscite di petrolio: si trova sotto forma di gas all'interno di serbatoi ad alta pressione e si liquefa una volta estratto. È altamente tossico e notevolmente più esplosivo rispetto al normale greggio. "Il condensato è più probabile che si disperda o si mischi con l'acqua. Oltretutto - ha detto alla 'Bbc' John Driscoll del JTD Energy Services - può essere incolore e inodore e quindi molto più difficile da individuare, raccogliere e pulire".
INFO - #Chine: 30 Iraniens marins et deux Bengalis disparus après une collision entre deux navires près de la côte chinoise. Le pétrolier #Sanchi de pavillon panaméen a percuté le cargo CF Crystal de Hong Kong devant l'embouchure du fleuve #Yangtze." (Vidéo: @CGTNOfficial) pic.twitter.com/mKg39D3AuI
— FranceNews24 (@FranceNews24) 7 gennaio 2018