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Abbattuto F16 israeliano

10 febbraio 2018 | 08.28
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L'F-16 abbattuto (Afp) - AFP
L'F-16 abbattuto (Afp) - AFP

Alta tensione nei cieli in Medio Oriente. L'Esercito israeliano ha intercettato e abbattuto un drone iraniano partito dalla Siria in direzione dello Stato ebraico e, in risposta alla "provocazione", hanno fatto sapere le forze israeliane, sono stati "colpiti diversi obiettivi iraniani in Siria". Un F16 israeliano impegnato nei raid aerei in Siria è stato colpito dal sistema di difesa aerea siriano ed è precipitato in territorio israeliano. Un pilota del caccia colpito è riuscito a paracadutarsi fuori, ma - confermano i militari israeliani - è gravemente ferito. L'aereo è precipitato nel nord del Paese.

Israele, dopo un'indagine preliminare sull'incidente, ha confermato che il caccia è stato abbattuto dalla difesa aerea siriana, riferisce alla Dpa il portavoce dell'esercito israeliano Jonathan Conricus. Secondo l'agenzia di stampa ufficiale siriana Sana, la contraerea di Damasco avrebbe "colpito più di un velivolo" israeliano, ma non ci sono conferme in tal senso da parte dello Stato ebraico, che sta "indagando".

L'esercito israeliano ha confermato di aver condotto nuovi raid contro obiettivi in Siria. Stando a fonti a Damasco citate dall'agenzia Dpa, gli attacchi israeliani di rappresaglia hanno fatto diverse vittime tra le forze siriane e si contano fino a tre morti. Poi Israele ha effettuato una seconda serie di raid aerei.

"Sono stati attaccati 12 obiettivi, compresi tre batterie del sistema di difesa aerea e quattro obiettivi iraniani che fanno parte dell'apparato militare iraniano in Siria", hanno confermato le forze israeliane. La prima serie di raid aerei israeliani in territorio siriano avrebbe colpito un'area nei pressi della provincia centrale di Homs, precisa la Dpa.

Damasco denuncia anche attacchi contro i media siriani. L'agenzia di stampa ufficiale siriana Sana scrive che "Syrian Satellite Channel e Syrian Educational TV sono obiettivo di deliberate interferenze" e aggiunge che i "tecnici sono al lavoro" per ripristinare i servizi. Secondo quanto riporta l'agenzia di stampa Xinhua, il ministro siriano dell'Informazione, Imad Sarah, ha accusato direttamente Israele di azioni di disturbo del segnale dei canali tv ufficiali.

L'Iran "può distruggere tutte le basi militari americane nella regione" e "creare un inferno per il regime sionista", ovvero Israele. Lo ha affermato il generale di brigata iraniano Hossein Salami, numero due dei Guardiani della Rivoluzione, citato dall'agenzia di stampa iraniana Tasnim. Salami si è rifiutato di confermare la notizia del drone iraniano che sarebbe partito dalla Siria in direzione di Israele e che i militari israeliani hanno reso noto di aver intercettato e abbattuto. Per il ministero degli Esteri di Teheran si tratta di affermazioni "ridicole".

Mosca è "profondamente preoccupata" per gli ultimi sviluppi in Siria e chiede alle parti di dare prova di "moderazione" per evitare un'escalation delle tensioni nella regione, si legge in una nota del ministero degli Esteri russo. Israele ha chiesto intanto l'intervento della Russia perché blocchi una ulteriore escalation in Siria.

Il movimento sciita libanese Hezbollah denuncia "l'aggressione israeliana" contro la Siria e afferma che il caso dell'F16 israeliano segna "l'inizio di una nuova fase strategica". "Gli sviluppi odierni significano che le vecchie equazioni sono assolutamente finite", afferma il movimento in un comunicato rilanciato dai media della regione. Hezbollah, che nell'estate del 2016 ha combattuto per 33 giorni contro Israele in Libano, è coinvolto in Siria con la sua milizia schierata al fianco delle forze di Damasco.

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