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Brutta disavventura per Guardiola

23 febbraio 2018 | 14.56
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Pep Guardiola (Afp)
Pep Guardiola (Afp)

La Guardia Civil ha perquisito due volte l'aereo privato di Pep Guardiola, manager del Manchester City ed ex tecnico del Barcellona, per assicurarsi che a bordo non fosse presente Carles Puigdemont, ex presidente della Generalitat che verrebbe arrestato se tornasse in Spagna dal suo esilio belga.

L'emittente Catalunya Radio specifica che i primi controlli sono stati effettuati cinque giorni fa. Ieri, invece, è andata in scena la seconda perquisizione. L'emittente ha fatto riferimento in maniera dettagliata, in particolare, all'operazione condotta la scorsa settimana.

Gli agenti hanno atteso che i familiari di Guardiola (non presente sull'aereo), appena sbarcati a Barcellona, lasciassero l'apparecchio e hanno effettuato i controlli che hanno riguardato anche l'auto utilizzata per lasciare lo scalo. Ieri, all'aeroporto El Prat, la seconda puntata: nuova perquisizione, che avrebbe riguardato anche altri 4 apparecchi.

Guardiola, catalano di Santpedor, non ha mai nascosto il suo sostegno alla causa indipendentista. Dopo aver lasciato la panchina del 'suo' Barcellona nel 2012, il 47enne allenatore ha vissuto 3 stagioni in Germania alla guida del Bayern Monaco dal 2013 al 2016. Due anni fa, infine, il trasferimento in Inghilterra per allenare il Manchester City. La famiglia ha seguito il tecnico nel Regno Unito ma periodicamente rientra in Catalogna.

Anche recentemente Guardiola ha manifestato la propria posizione mostrando un nastro giallo in segno di solidarietà con i politici catalani che sono finiti in carcere. La federcalcio inglese, la Football Association, ha avviato un procedimento disciplinare nei confronti del manager del Manchester City, accusato di aver violato "le norme relative all'abbigliamento e alla pubblicità". Ora ha tempo fino al 5 marzo per illustrare le proprie ragioni davanti agli organi federali.

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