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Chi è Gina Haspel, n°1 della Cia

13 marzo 2018 | 16.16
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(Afp)
(Afp)

Gina Haspel, 60 anni, diventata oggi la prima donna a guidare la Cia, è una veterana della Central Intelligence Agency, dove è entrata nel 1985. Ma è anche un personaggio controverso per il suo ruolo nel programma di torture negli interrogatori di sospetti terroristi durante la presidenza di George Bush figlio. Già ai primi di febbraio, quando la Haspel era diventata numero due della Cia, la sua nomina era stata criticata dalle organizzazione per la difesa dei diritti umani.

Nel 2002 la Haspel ha diretto uno dei primi 'black site' aperti dagli Usa, un compound in Thailandia dal nome in codice 'Cat's Eye', all'interno del quale i sospetti terroristi di Al Qaeda Abu Zubaida e Abd al-Rahim al-Nashiri furono sottoposti a waterboarding ed altre pratiche di tortura.

La Haspel era inoltre capo dello staff di Jose Rodriguez, alla guida del Centro antiterrorismo, quando questi, successivamente, ordinò la distruzione di centinaia di video girati nel centro di detenzione in Thailandia. Nelle sue memorie Rodriguez scrisse che fu la Haspel a impartire l'ordine della distruzione delle registrazioni nel 2005, in un momento in cui il programma era sempre più oggetto di attenzioni critiche. Il Dipartimento alla Giustizia ha indagato per anni sui presunti abusi compiuti nel quadro dei programma di interrogatori e la distruzione dei video, ma nessuna accusa è stata mai formalizzata.

A febbraio 2017, quando la Haspel fu nominata vice direttore della Cia, due senatori democratici della commissione intelligence, Ron Wyden e Martin Heinrich, parlarono di una persona "non adatta all'incarico" a causa del suo passato. "Siamo naturalmente ancora fortemente contrari alla sua nomina - aveva dichiarato Raha Wala, di Human Rights First - Le sue impronte digitali si trovano ovunque nel programma sulla tortura, per non parlare della distruzione delle prove".

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