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"Aiutatemi, ho paura": il grido d'aiuto di Mariam

19 marzo 2018 | 11.56
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Foto da Facebook
Foto da Facebook

"Ho bisogno di aiuto, la mia vita è in pericolo". In un video postato su Youtube 4 mesi fa, Mariam Moustafa aveva deciso di raccontare cosa le stesse accadendo. Ma ciò che angosciava la 18enne romana pestata dal branco e morta dopo tre settimane di coma, non erano quelle ragazze che - come raccontato dalla madre - le avevano già rotto una gamba, ma quel problema al cuore che si portava dietro sin dalla nascita.

Nel filmato la giovane parla della sua odissea tra ospedali, delle diagnosi che le sono state fatte (con tanto di referti), sia in Italia che in Gran Bretagna. Dice di aver chiamato addirittura la polizia, la quale però non ha potuto far nulla per lei. "Al Queen Hospital mi hanno detto che mi avrebbero procurato uno specialista ma non è mai successo", dice.

"Io continuo a non sentirmi bene, ho difficoltà a respirare. I medici mi hanno detto che devo prendere assolutamente il Lasix - racconta Mariam tra i sospiri - perché altrimenti il sangue potrebbe non arrivare più al cervello: senza il Lasix rischio di morire". "Questo non è un gioco - sottolinea la ragazza - ho bisogno del vostro aiuto. Non esco più, non sto più andando al college. Aiutatemi, ho davvero paura di morire".

Oggi i pm capitolini Sergio Colaiocco e Tiziana Cugini hanno acquisito tutta la documentazione clinica di Mariam dall'ospedale Bambino Gesù di Roma dove era stata in cura per problemi cardiaci per condividerla con le autorità inglesi e chiedere loro di inviare a Roma tutto quanto emerso finora nelle indagini effettuate a Nottingham, fra cui anche la cartella clinica dell'ultimo ricovero della giovane.

In merito all'aggressione subita dalla giovane il 20 febbraio, dalla Procura di Roma gli inquirenti intendono acquisire anche tutto il girato del servizio delle 'Iene' andato in onda ieri in cui vengono intervistati alcuni testimoni che hanno assistito al pestaggio.

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