Migliaia di persone, soprattutto donne, hanno manifestato davanti al tribunale di Pamplona contro la sentenza su uno stupro di gruppo che ha indignato tutta la Spagna. "Non è abuso, è violenza, noi ti crediamo": hanno gridato le partecipanti alla marcia, convocata da diversi gruppi femministi. Secondo la polizia, a scendere in piazza sono state 32mila persone.
E l'avvocato della vittima ha annunciato che presenterà ricorso in appello, così come aveva già deciso di fare la procura. A indignare gli spagnoli, con proteste spontanee in piazza e sui social, è stata la decisione dei giudici del tribunale di Pamplona di riconoscere colpevoli solo di abuso sessuale, e non di stupro, cinque uomini che hanno violentato in gruppo una 18enne durante la festa di San Fermin.
I cinque, fra cui un militare e un poliziotto, hanno filmato la violenza sui telefonini e comunicavano fra loro con un gruppo WhatsApp chiamato 'la Manada' (il branco).
La sentenza, con una condanna a nove anni invece dei 20 chiesti dall'accusa, è stata possibile grazie alla distinzione che fa il diritto spagnolo fra l'abuso sessuale, dove non vi sarebbe violenza, e lo stupro. Il governo di Madrid ha annunciato di valutare una ridefinizione dei reati sessuali.