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Iran, pugno duro Usa: "Sanzioni senza precedenti"

21 maggio 2018 | 15.49
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Mike Pompeo (Afp)
Mike Pompeo (Afp)

L'obiettivo degli Stati Uniti è "impedire" che l'Iran arrivi ad avere armi nucleari. Per questo, spiega il segretario di Stato Mike Pompeo, "applicheremo una pressione con sanzioni finanziarie senza precedenti. Le sanzioni saranno dolorose se il regime non cambierà il proprio percorso: saranno le più dure della storia, è solo l'inizio. L'Iran sarà costretto a fare una scelta".

Quando le sanzioni saranno implementate, l'Iran "lotterà per tenere in vita la propria economia". La strategia americana prevede "di evitare, con la collaborazione dei nostri alleati nella regione, l'aggressione iraniana". Gli Stati Uniti, poi, "'individueranno gli alleati dell'Iran nel mondo e li annienteranno".

"Il presidente Trump è pronto a negoziare un nuovo accordo, ma l'obiettivo è difendere il popolo americano. Non ripeteremo gli errori del passato", prosegue Pompeo, che snocciola poi una lunga lista di requisiti - articolata in una dozzina di punti - che l'Iran sarà chiamato a rispettare per riportare le relazioni internazionali con gli Usa su un altro binario: "Sappiamo che la lista è lunga, ma non è colpa nostra. E' dell'Iran". A Teheran, afferma il segretario di Stato, "si chiede di rispettare le norme globali e di non minacciare il mondo con le sue attività nucleari".

Secondo Pompeo, l'atteggiamento tenuto da Donald Trump nei confronti della Corea del Nord testimonia "l'impegno dell'amministrazione a risolvere le questioni attraverso la diplomazia".

"L'accordo" del 2015 "ha messo il mondo in pericolo per le sue lacune" scandisce il segretario di Stato americano, parlando dell'accordo nucleare da cui gli Stati Uniti sono usciti. "Il meccanismo per controllare e verificare era semplicemente troppo debole. L'Iran ha mentito per anni sul suo programma nucleare. Anche oggi, il regime continua a mentire", afferma Pompeo.

"Ricordate: l'Iran ha portato avanti la propria marcia in Medio Oriente mentre l'accordo era in vigore", aggiunge il numero 1 della diplomazia a stelle e strisce in un altro passaggio. "Durante l'accordo, l'Iran ha continuato a trattenere ostaggi americani", dice ancora, prima di sottolineare che, negli anni in cui l'intesa era in vigore, "l'Iran ha continuato ad essere il principale sponsor del terrorismo" e a Teheran sono riconducibili "operazioni con omicidi sotto copertura nel cuore dell'Europa". "E' per tutto questo - dice rivolgendosi al popolo iraniano - che volete sia ricordato il vostro Paese?".

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