La Corea del Nord ha confermato la demolizione del sito nucleare di Punggye-ri. Come riferisce l'agenzia Kcna, tutti i tunnel sono collassati dopo le esplosioni controllate e ogni ingresso è stato completamente chiuso.
A esplodere sono stati almeno tre tunnel, gli edifici per l'osservazione e altre strutture del sito per i test nucleari di Punggye-ri. Lo riporta l'agenzia sudcoreana Yonhap i cui giornalisti, insieme ad altri reporter internazionali, tra i quali quelli della Cnn, sono stati invitati dal regime di Pyongyang ad assistere allo smantellamento del sito. I giornalisti, si legge sul sito della Cnn, hanno assistito alle esplosioni controllate da punti di osservazione allestiti a circa mezzo chilometro di distanza.
La prima esplosione ha interessato il tunnel sotterraneo settentrionale, e poi sono seguite le esplosioni di altri due tunnel e di altre strutture. Nella remota zona montuosa dove era stato costruito l'unico sito per i test nucleari di cui si ha notizia sono stati invitati giornalisti sudcoreani, statunitensi, cinesi, russi e britannici.
Intanto è saltato l'atteso vertice tra Kim Jong-un e il presidente americano Donald Trump. "Per il bene di entrambe le parti, il meeting di Singapore non si svolgerà" ha scritto Trump in una lettera indirizzata al leader nordcoreano. "Il mondo, e in particolare la Corea del Nord, ha perso una grande opportunità per una pace duratura e una grande prosperità e benessere" ha rimarcato Trump. "Questa opportunità persa è un momento triste della storia". Il presidente Usa ha poi aggiunto di essere "molto ansioso" di poter incontrare Kim "un giorno".
Nei giorni scorsi, entrambe le parti avevano avvertito che il meeting Trump-Kim del 12 giugno avrebbe potuto essere rimandato o addirittura annullato. "Non intendiamo pregare gli Stati Uniti affinché dialoghino con noi, o provare a persuaderli nel caso non vogliano sedere al tavolo con noi", ha affermato il viceministro secondo una dichiarazione pubblicata dall'agenzia Kcna, sottolineando che "se gli Stati Uniti ci incontreranno in una sala riunioni o ci incontreranno durante uno scontro nucleare, dipende interamente dalle decisioni e dai comportamenti degli Stati Uniti".
Choe ha anche preso di mira il vicepresidente americano Mike Pence per i commenti che ha fatto durante un'intervista a Fox News, definendoli "ignoranti e stupidi". "Come persona che si occupa degli affari esteri Usa, non posso celare la mia sorpresa per l'ignoranza e la stupidità dei commenti del vicepresidente Usa", ha dichiarato ancora il funzionario nordcoreano, che ha anche definito Pence un "manichino politico" per avere minacciato la Corea del Nord dello stesso destino subito dal regime del dittatore libico Muammar Gheddafi.
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