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Vertice migranti, Conte soddisfatto: "Direzione giusta"

24 giugno 2018 | 15.07
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(Afp)
(Afp)

Riunione informale sulle migrazioni, a Bruxelles, dove il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha presentato "la proposta italiana, completamente nuova, basata su un nuovo paradigma di risoluzione dei problemi della migrazione". "Rientriamo a Roma decisamente soddisfatti. Abbiamo impresso la giusta direzione al dibattito in corso. Ci rivediamo giovedì al Consiglio Europeo" ha sottolineato in un tweet il premier.

"Bene il premier Conte a Bruxelles, finalmente dopo anni di silenzio l’Italia torna ad avere una voce forte in Europa!" ha commentato il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini.

I PUNTI DELLA PROPOSTA ITALIANA - La proposta italiana "si chiama European Multilevel Strategy for Migration - ha spiegato Conte a margine del vertice - E' articolata in sei premesse e dieci obiettivi: è mirata a proporre una puntuale politica di gestione e di regolazione dei flussi migratori, che sia realmente efficace e sostenibile".

"E' una proposta che mira a superare completamente il regolamento di Dublino. Riteniamo che quel regolamento sia basato su una logica emergenziale, mentre in realtà noi vogliamo affrontare il problema in modo strutturale. Le nostre opinioni pubbliche ce lo chiedono", ha sottolineato il premier.

Uno dei concetti chiave della proposta, secondo fonti di palazzo Chigi, è che bisogna "scindere" il concetto di "porto sicuro di sbarco" da quello di "Stato competente ad esaminare le richieste di asilo". L’obbligo di salvataggio, ha evidenziato Conte, che ha parlato per primo, "non può diventare obbligo di processare domande per conto di tutti".

In pratica, secondo il premier occorre stabilire che esiste una "responsabilità comune tra gli Stati membri" dell'Ue "sui naufraghi in mare. Non può ricadere tutto sui Paesi di primo arrivo". Per il presidente del Consiglio occorre "superare il concetto di 'attraversamento illegale' per le persone soccorse in mare e portate a terra" a seguito di operazioni di ricerca e soccorso (Sar).

L'Europa, ha continuato Conte, "è chiamata ad una sfida cruciale". Se non riesce a realizzare un’efficace politica di regolazione e gestione dei flussi migratori, ha avvertito, "rischia di perdere credibilità tutto l’edificio europeo. Occorre un approccio integrato, multilivello che coniughi diritti e responsabilità". E l'Italia vuole contribuire "costruttivamente alla formulazione di questo nuovo approccio". Per il premier, "dobbiamo passare dalla gestione emergenziale, alla gestione strutturale del fenomeno immigrazione. Ciò si realizza in primo luogo con la regolazione dei flussi primari (ingressi) in Europa: solo così si potranno regolare successivamente i flussi secondari", cioè gli spostamenti intra-europei.

Secondo il presidente del Consiglio, occorre, "intensificare accordi e rapporti tra Unione europea e Paesi terzi", quelli da cui partono o transitano i migranti, "e investire in progetti. Ad esempio la Libia e il Niger, col cui aiuto abbiamo ridotto dell’80% le partenze nel 2018".

Per l'Italia, ha spiegato Conte agli altri leader Ue secondo fonti di palazzo Chigi, occorre creare "centri di protezione internazionale nei Paesi di transito" dei migranti, per valutare le richieste di asilo e offrire assistenza giuridica ai migranti, anche al fine di rimpatri volontari. A questo scopo l’Ue deve lavorare con l'Unhcr e l'Oim". Per questo, ha sottolineato, "è urgente rifinanziare il Trust Fund Ue-Africa (che ha attualmente uno scoperto complessivo di 500 milioni di euro), che incide anche sul contrasto all'immigrazione illegale alla frontiera tra Libia e Niger".

LE REAZIONI - La riunione di Bruxelles è stata "positiva" per il premier spagnolo Pedro Sanchez, e ha evidenziato "più punti di unione che punti di discrepanza". E' stata una "conversazione franca", che ha costituito "un buon passo avanti" in vista del Consiglio Europeo. Il primo ministro italiano "ha presentato il suo piano nell'incontro: molte cose sono state incluse nella conversazione e su altre ha condiviso con noi le sue idee e le sue opinioni. Abbiamo ricevuto la sua proposta e la studieremo".

Una riunione che "è andata meglio di quanto ci aspettavamo. Tutti noi abbiamo esposto le nostre idee in modo molto chiaro. Spero davvero che serva allo scopo di metterci in grado di comprenderci meglio per la prossima settimana" ha dichiarato il premier maltese Joseph Muscat.

Durante la riunione informale sulle migrazioni oggi a Bruxelles, ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron, "quello che è stato oggetto di un primo consenso sono delle soluzioni, interne ed esterne, che mirano a rendere più efficaci le nostre procedure e il nostro lavoro con i Paesi terzi di transito, ad accelerare la protezione delle nostre frontiere comuni e a migliorare il funzionamento interno, in particolare accelerando le decisioni sui testi comunitari in discussione da lungo tempo".

Si sarebbe deciso, a quanto si apprende, di velocizzare l'adozione di cinque (su sette) proposte legislative della Commissione in materia di migrazioni, tranne quella sul regolamento di Dublino e una seconda: le cinque proposte dovrebbero essere adottate entro fine luglio. "E' stata una riunione utile - ha aggiunto Macron - che ha permesso di scambiare opinioni sulle questioni migratorie che toccano oggi l'Ue. Prima cosa, mi rallegro del fatto che abbiamo un approccio d'insieme: non siamo focalizzati su uno solo degli aspetti migratori, abbiamo trattato delle soluzioni interne, della protezione delle frontiere e delle soluzioni interne, cioè dei movimenti secondari".

"E' il solo modo per trattare di questa crisi, che è una crisi politica, è il caso di dirlo, legata a diversi contesti in diversi Stati membri. Mi rallegro poi del fatto che questa discussione ha permesso di escludere le soluzioni che non sono conformi ai nostri valori: soluzioni che prevedevano il refoulement o non conformi al diritto europeo o internazionale umanitario", ha detto Macron, ribadendo che "le sfide che abbiamo davanti oggi sono legate alle pressioni politiche in alcuni Stati membri e a quelli che vengono chiamati i movimenti secondari dentro l'Ue".

MACRON: ALCUNI GIOCANO CON LE PAURE - "Oggi non siamo abbastanza efficaci nel riaccompagnare nei loro Paesi di origine degli uomini e delle donne che non hanno vocazione ad avere l'asilo: è su questa materia che bisogna lavorare, ma bisogna anche che non mentiamo a noi stessi. Alcuni cercano di strumentalizzare la situazione in Europa, per creare una tensione politica e giocare con le paure" ha ammonito Macron, al termine della riunione informale.

"La posizione che ho - ha aggiunto - è di non nascondere la verità ai miei concittadini. Serve una posizione efficace e umana: il diritto di asilo è un valore costituzionale in Francia e fa parte dei valori europei. Quando qualcuno ha diritto all'asilo, lo deve ottenere. C'è anche un principio di efficacia: non si può lasciare prosperare l'immigrazione illegale, perché destabilizza la coesione nazionale".

Per la cancelliera tedesca Angela Merkel raggiungere accordi bilaterali o trilaterali con altri Paesi dell'Ue sulla questione dei movimenti secondari dei migranti porterebbe a un "mutuo beneficio" per i Paesi coinvolti. La cancelliera non si aspetta di raggiungere "una soluzione totale al problema delle migrazioni", ha detto a Bruxelles, a margine della riunione informale. Per questo motivo, ha aggiunto, servono "accordi bilaterali o trilaterali che siano di mutuo beneficio". In questo modo i Paesi "non dovranno aspettare che tutti i 28" trovino una soluzione. "Il focus di oggi - ha spiegato - è trovare un modus vivendi e, allo stesso tempo, lavorare per comuni fondamenta europee".

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