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Governo Merkel in bilico

02 luglio 2018 | 08.29
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Angela Merkel (Afp) - AFP
Angela Merkel (Afp) - AFP

La questione migranti spacca il governo tedesco. Germania con il fiato sospeso dopo lo strappo del ministro degli Interni tedesco e leader della Csu Horst Seehofer, che ieri, bocciando il piano migranti presentato dalla cancelliera Angela Merkel, ha minacciato di dimettersi dall'incarico di governo e dalla leadership del partito, aprendo una grave crisi nell'esecutivo. Secondo il falco bavarese né le proposte contenute nell'accordo Ue né gli accordi bilaterali fatti da Merkel risulterebbero efficaci quanto il respingimento unilaterale da parte della Germania dei migranti già registrati in altri Paesi. Oggi Seehofer ha confermato l'intenzione di rimettere il mandato da entrambi gli incarichi entro tre giorni se non si arriverà ad un accordo con la Cdu sul tema dei migranti congelando di fatto le dimissioni.

"Dico di sì, che renderò entrambi i posti disponibili e che lo farò entro tre giorni", ha confermato Seehofer nella notte, parlando fuori dalla sede della Csu a Monaco e anticipando un incontro in giornata con la Cdu, "nella speranza che possiamo arrivare ad un accordo". "Ci parleremo ancora oggi - ha detto il ministro degli Interni - Nell'interesse di questo paese e della capacità della nostra coalizione e dell'esecutivo di governo, cosa che vogliamo preservare, vogliamo raggiungere un accordo sulle questioni chiave del controllo dei confini e dei respingimenti alle frontiere, e solo su questi punti. E io spero che ci riusciremo".

Oggi sarà una nuova intensa giornata di trattative politiche in Germania. Nel primo pomeriggio è prevista una riunione del gruppo dell'Unione, che riunisce i parlamentari di Cdu e Csu al Bundestag, e poi l'incontro al vertice Cdu-Csu, nella sede della cancelleria, l'ultima opportunità per le due parti di definire una soluzione accettabile. "Abbiamo fatto di tutto per costruire ponti e faremo ogni cosa per assicurare che l'Unione (Cdu-Csu) resti unita", ha commentato questa mattina Peter Altmaier, ministro dell'Economia, stretto alleato di Merkel.

Per la Cdu resta aperto uno spazio per una soluzione condivisa della disputa sui migranti con la Csu a poche ore dall'incontro al vertice che dovrebbe consentire di avvicinare le posizioni o sancire definitivamente la crisi interna al governo tedesco: "Speriamo in un accordo basato su un approccio comune", ha reso noto il partito con una dichiarazione divulgata al termine della riunione della direzione di questa mattina dedicata alla minaccia di Seehofer di dimettersi.

La Spd intanto vuole avere voce in capitolo in un accordo sulla politica migratoria e chiede un vertice a tre tra i leader dei partiti membri della coalizione di governo. "Qui si sta discutendo del futuro del governo", ha dichiarato la leader Andrea Nahles con riferimento alle tensioni tra Cdu e Csu sulle frontiere nazionali. "La mia pazienza si sta esaurendo", ha aggiunto, sottolineando come il partito socialdemocratico, che appoggia Merkel nello sforzo di contrastare il ricorso a misure unilaterali al confine, non si atterrà ad un'intesa di compromesso che preveda il respingimento di parte dei migranti.

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