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Come sono stati salvati

09 luglio 2018 | 10.15
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(Foto Fotogramma/Ipa) - FOTOGRAMMA
(Foto Fotogramma/Ipa) - FOTOGRAMMA

Quattro ragazzi sono stati messi in salvo, ma la Thailandia resta con il fiato sospeso per gli altri 8 e il loro coach, Ake, ancora intrappolati nella grotta di Tham Luang. La missione di salvataggio, come si legge sul 'Mail online', punta in queste ore a tirar fuori altri 4 membri dei 'Wild Boars' ('I cinghiali selvatici'): gli ultimi 4, più forti, e l'allenatore dovranno aspettare ancora. Nel frattempo i sub hanno iniziato a posizionare nuovi serbatoi di ossigeno lungo il percorso attraverso il quale avviene il salvataggio.

A condurre il nuovo salvataggio saranno gli stessi sommozzatori esperti, che conoscono già il tunnel e sanno come muoversi. Indossando maschere integrali, i ragazzi - scortati durante il tragitto da due soccorritori - hanno nuotato attraverso chilometri di tunnel di 3.2 km, fangoso e frastagliato, per tre ore e mezza.

Il primo a uscire è stato Monhkhol 'Mark' Boonpiam, 13 anni, seguito da Prajak 'Note' Sutham. Poi è stato il turno di Nattawoot Thakamsai, 14enne che soffre di asma: i suoi genitori hanno già perso una figlia per un cancro. Alla fine è uscito Pipat Bodhu, 15 anni, alias Nick, che non fa parte della squadra ma si trovava lì perché amico del portiere.

Attraversare il tunnel non è stato semplice. "I soccorritori hanno nuotato attraverso la grotta tenendo i ragazzi sotto ai loro corpi", ha detto Narongsak Osotthanakorn, il governatore della provincia del nord della Thailandia in cui sono in corso le operazioni di salvataggio. Si ritiene che i sub abbiano dovuto staccare i loro serbatoi di ossigeno per poter attraversare alcuni dei tratti più stretti, si legge sull''Indipendent'.

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