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Russia

"Troppo polemica", uccide figlia 18enne a colpi d'ascia

14 agosto 2018 | 13.32
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Foto di repertorio (Fotogramma/Ipa)
Foto di repertorio (Fotogramma/Ipa)

"Era troppo polemica". Una donna russa ha confessato di aver ucciso sua figlia 18enne con un'ascia. Tatiana Degirmendzhy, 49 anni, ha riferito di aver ucciso sua figlia Yulia mentre dormiva nella loro casa di Chaykovsky, nella Russia centrale, si legge sul 'Mail online'. Secondo quanto riferito, la madre ha colpito più volte la figlia addormentata, recidendole un'arteria nel collo.

I media locali riferiscono che la madre dopo l'omicidio è fuggita e ha preso il primo treno da Chaykovsky. Il corpo della ragazza è stato scoperto diverse ore dopo dal fratello maggiore Sertan, 22 anni, una volta tornato a casa da una passeggiata. Il giovane ha trovato la sorella che giaceva immobile nella sua stanza, in una pozza di sangue. Vicino al corpo, sul pavimento, c'era ancora l'ascia insanguinata. Nonostante abbia chiamato immediatamente l'ambulanza, i paramedici non hanno potuto far altro che constatare il decesso dell'adolescente.

Secondo gli investigatori, dalle ferite rinvenute sul corpo della vittima, l'assassino ha cercato di smembrare il corpo. La polizia ha perquisito la scena del crimine e ha scoperto che solo il passaporto della signora Degirmendzhy era scomparso. La donna è stata trovata dopo 24 ore mentre stava cercando di salire su un treno nella città di Izhevsk, a poco più di 50 km da Chaykovsky.

La donna, confessando l'omicidio, avrebbe detto: "Se avessi avuto sette figlie come lei, le avrei uccise tutte". A quanto pare negli ultimi tre mesi madre e figlia non facevano altro che litigare. Se dichiarata colpevole, la 49enne rischia fino a 15 anni di carcere.

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