Torna la paura in Francia. Due persone sono morte e una è rimasta ferita in un attacco con coltello a Trappes, sobborgo a una trentina di chilometri da Parigi. Lo riferisce l'emittente Rtl, secondo cui l'aggressore avrebbe urlato "Allah Akbar" durante l'intervento della polizia, a seguito del quale è stato ucciso.
L'uomo, nato nel 1982 e noto ai servizi di sicurezza, era stato condannato nel 2016 per apologia del terrorismo, tuttavia l'aggressione sarebbe riconducibile a una controversia familiare. I media francesi riferiscono che le due vittime sarebbero la madre e la sorella dell'assalitore. L'Is rivendica la responsabilità dell'attacco. L'agenzia di stampa Amaq, affiliata allo Stato islamico, ha detto che l'aggressore era un "militante dell'Is".
Dalle prime informazioni emerge che l'assalitore avrebbe aggredito le persone per strada, prima di barricarsi in una casa, dove è stato circondato dalle forze speciali, che lo hanno "neutralizzato". Secondo quanto riferito dai media francesi, che citano fonti di polizia, una delle due donne sarebbe morta nella casa appartenente alla famiglia dell'aggressore, mentre la seconda è stata uccisa per strada. La terza persona ferita, anche lei una donna, è ricoverata in ospedale in pericolo di vita e si ignora al momento se abbia qualche legame con l'aggressore.
Secondo quanto riferito dal ministro dell'Interno francese, Gerard Collomb, l'uomo soffriva di "gravi disturbi mentali". Collomb ha anche confermato che l'uomo era controllato dai servizi di sicurezza perché in passato aveva espresso sostegno al terrorismo. Ma il suo profilo, ha aggiunto il ministro, appare più quello di "uno squilibrato" che quello di un militante di un'organizzazione terroristica.