"Abbiamo iniziato a riportare a casa i soldati degli Stati Uniti mentre passiamo alla fase successiva di questa campagna". Lo afferma la Casa Bianca in relazione all'impegno militare in Siria. "Cinque anni fa, l'Is era una forza estremamente potente e pericolosa in Medio Oriente. Ora gli Stati Uniti hanno sconfitto il califfato" nella Regione, si legge in una nota.
"Queste vittorie sull'Is in Siria non segnano la fine della Global Coalition o della sua campagna. Abbiamo iniziato a riportare a casa le truppe degli Stati Uniti mentre passiamo alla fase successiva di questa campagna. Gli Usa e i nostri alleati sono pronti a impegnarsi nuovamente a tutti i livelli per difendere gli interessi americani ogni volta che sarà necessario" prosegue la Casa Bianca. "Continueremo a lavorare insieme" si legge ancora. La lotta al terrorismo verrà condotta su tutti i fronti per contrastare l'espansione degli estremisti, bloccare "finanziamenti e supporto" e impedire "che si infiltrino attraverso i nostri confini".
Secondo il 'Wall Street Journal', che cita fonti ben informate a condizione di anonimato, l'esercito americano avrebbe informato i suoi alleati nella regione di voler iniziare ''immediatamente'' le operazioni di ritiro. Dalla Difesa si fa notare che il ritiro americano lascerebbe scoperti gli alleati curdi, esposti ad una potenziale offensiva della Turchia. In una serie di incontri e telefonate, inoltre, il segretario alla Difesa Jim Mattis e altri funzionari hanno evidenziato i rischi legati ad un ritiro integrale: la decisione consentirebbe alla Russia e all'Iran di ampliare il proprio controllo sulla Siria.