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Allarme Sea Watch: alcuni migranti rifiutano il cibo

07 gennaio 2019 | 11.26
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(Afp) - AFP
(Afp) - AFP

"Diciassettesimo giorno in alto mare. A bordo di #SeaWatch stiamo registrando episodi di persone che rifiutano il cibo". La Ong denuncia in un tweet la condizione sempre più critica dei 32 migranti a bordo della Sea-Watch 3, battente bandiera olandese, soccorsi in mare da oltre due settimane, il 22 dicembre scorso. "Temiamo che il loro stato psicologico e di salute - scrivono - possa peggiorare sensibilmente. Non possiamo credere - aggiungono - che tutto questo stia accadendo a poche miglia dalle coste europee".

La situazione è sempre più critica anche per la nave della Sea Eye. "Stiamo razionando rigidamente le riserve di acqua", segnala la Ong che opera sulla "Professor Albrecht Penck" e ha a bordo 17 migranti - tra cui una donna e due bambini - dal 29 dicembre. I rifugiati, sottolinea, dormono da oltre una settimana nell'infermeria e hanno un unico bagno a disposizione.

Intanto da fonti del governo si sottolinea che non c'è "nessuna polemica tra il ministro Matteo Salvini, il presidente Giuseppe Conte e altri componenti del governo sul caso Sea Watch e Sea Eye". "Il ministro dell'Interno - secondo quanto trapela - non cambia posizione e ribadisce la contrarietà a qualsiasi arrivo via mare in Italia, per bloccare una volta per tutte il traffico di esseri umani che arricchisce scafisti, mafiosi e trafficanti. La soluzione, si spiega, sono i corridoi umanitari via aereo per chi scappa davvero dalla guerra, già confermati dal ministro Salvini anche per il 2019.

"Sulla Sea Watch attendiamo novità da Malta o da Berlino o da Amsterdam", ha sottolineato nel pomeriggio il ministro dell'Interno. "Quando i migranti arrivavano in acque italiane il problema era nostro. Non cambio idea, possono farmi gli appelli tutti i volenterosi del mondo. L'interesse di quelle donne e di quei bambini è chiudere i porti agli scafisti", ha ribadito. Poi, a Quarta repubblica, in onda su Rete4, parlando di Sea Watch e Sea Eye, ha detto: "Sono furbetti che cambiano bandiere e equipaggio, non Ong serie". "Due imbarcazioni di furbetti, che sono in acque maltesi, con bandiere olandesi e tedesca, che cosa c'entra l'Italia?", ha concluso.

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