cerca CERCA
Venerdì 19 Aprile 2024
Aggiornato: 16:10
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Consigliere Trump rilasciato su cauzione

25 gennaio 2019 | 13.11
LETTURA: 5 minuti

(Afp) - AFP
(Afp) - AFP

Roger Stone, storico consigliere di Donald Trump arrestato all'alba di oggi, è stato rilasciato su cauzione dopo l'udienza nella Federal Court di Fort Lauderdale, in Florida. La cauzione è stata fissata a 250.000 dollari, ma Stone non dovrà versare nulla fino a quando continuerà a presentarsi davanti al giudice ogni volta che sarà richiesta la sua presenza. Stone potrà spostarsi solo tra la Florida del Sud, il distretto orientale di New York, il distretto orientale di Washington e la Virginia. Uscendo dal tribunale Stone ha fatto con entrambe le mani il segno della vittoria. Un gesto che ha ricordato quello compiuto da Richard Nixon nell'agosto del 1974, all'epilogo della sua presidenza.

"In nessuna circostanza rilascerò una falsa testimonianza contro il presidente o inventerò bugie per alleggerire la mia posizione. Le accuse contro di me sono infondate" ha detto Stone dopo l'udienza. Durante l'arresto, allo stratega politico sono stati contestati sette capi di imputazione, tra i quali intralcio all'attività di un pubblico ufficiale, falsa testimonianza e subornazione di testimoni, nell'ambito dell'inchiesta sul Russiagate del procuratore speciale Robert Mueller. "Mi dichiarerò non colpevole davanti a queste accuse, le sconfiggerò in aula - ha spiegato Stone -. Le accuse non fanno alcun riferimento alla collusione con la Russia, alla collaborazione con Wikileaks o a qualsiasi atto illegale legato alla campagna del 2016. Sono accusato in maniera infondata di aver fatto dichiarazioni false davanti alla Commissione Intelligence della Camera. Non è corretto. Qualsiasi errore nella mia testimonianza è stato commesso senza intenzione".

Secondo quanto hanno reso noto gli avvocati di Stone, agenti federali armati sono si sono presentati alle sei del mattino nella casa del consulente politico a Fort Lauderdale e secondo la Cnn, gli agenti dell'Fbi hanno perquisito anche la casa a New York. "Ventinove agenti dell'Fbi sono arrivati a casa mia con 17 veicoli, spaventando mia moglie e i miei cani. Potevano semplicemente contattare i miei legali e mi sarei consegnato volontariamente senza problemi" ha detto Stone.

Nel mirino da mesi del procuratore che sta indagando sulla possibile collusione tra i russi e la campagna di Trump, Stone ha ammesso di aver scambiato messaggi con Guccifer 2.0, lo pseudonimo su Twitter dietro al quale, secondo l'intelligence Usa, operavano agenti dei servizi militari russi che partecipato all'attacco hacker ai democratici. Stone, che è stato consigliere ufficiale della campagna nel 2015 e poi ha continuato in modo informale a consigliare il presidente, su Twitter ha poi festeggiato quando Wikileaks ha pubblicato le mail democratiche poco prima del voto, rivendicando di essere in contatto con fondatore del sito Julian Assange, chiamandolo "il mio eroe".

LE ACCUSE - Nell'incriminazione del grand jury che ha portato all'arresto, si legge che Stone contattò Wikileaks per ottenere altro materiale rubato negli attacchi hacker ai democratici che potesse danneggiare Hillary Clinton. Nell'incriminazione si sottolinea inoltre che Stone agiva su indicazione di "un alto funzionario della campagne di Trump" che a sua volta rispondeva ad "un ordine". Se i contatti tra Stone e Jiulian Assange sono noti da tempo, è la prima volta che i procuratori del team di Robert Mueller affermano che altre persone vicine al presidente lavorarono con Stone mentre questi entrava in contatto con il fondatore di Wikileaks.

"Dopo la pubblicazione del 22 luglio 2016 delle mail rubate ai democratici da parte dell'Organizzazione 1 - si legge in uno stralcio dell'incriminazione pubblicata dalla Cnn in cui si fa riferimento in questo modo a Wikileaks - ad un alto funzionario della campagna di Trump fu ordinato di contattare Stone per chiedergli se vi sarebbero state altre pubblicazioni e se l'Organizzazione 1 avesse altre informazioni in grado di danneggiare la campagna di Clinton. Stone quindi - si conclude - disse alla campagna di possibili future pubblicazioni di questo materiale da parte dell'Organizzazione 1".

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza