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Tregua sullo shutdown

25 gennaio 2019 | 20.19
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(Afp) - AFP
(Afp) - AFP

Tregua sullo shutdown. Il presidente Donald Trump e i leader del Congresso hanno raggiunto un accordo per riaprire il governo, fermo ormai da 35 giorni, e proseguire le trattative sulle richieste del presidente relative ai finanziamenti del muro da costruire al confine con il Messico. Lo shutdown è iniziato dopo il braccio di ferro tra il presidente e l'opposizione democratica, contraria al varo dei finanziamenti per la costruzione del muro.

"Sono molto orgoglioso di annunciare che abbiamo raggiunto un accordo per porre fine allo shutdown e riaprire il governo federale" ha detto Trump, rivolgendosi ai media nel giardino della Casa Bianca. "Come sanno tutti, ho un'opzione alternativa molto potente, ma non ho voluto usarla in questo momento e speriamo non sia necessaria", ha poi aggiunto, facendo riferimento alla possibilità di dichiarare l'emergenza nazionale per costruire il muro con il Messico.

"Firmerò una legge per riaprire il governo per 3 settimane, fino al 15 febbraio" ha spiegato ancora il presidente, auspicando che nelle prossime 3 settimane repubblicani e democratici intensifichino gli sforzi per dialogare sul tema della sicurezza del confine. L'atto cui fa riferimento prevede finanziamenti alle attività federali ma non fondi per il muro. Il provvedimento deve essere approvato da Camera e Senato: il via libera sbloccherà i fondi per le agenzie federali e garantirà il pagamento degli stipendi a circa 800.000 dipendenti pubblici. Fino al 15 febbraio, poi, ci sarà empo per dialogare e cercare un'intesa.

"Nelle prossime 3 settimane mi aspetto che repubblicani e democratici operino in buona fede. E' un'opportunità per entrambi i partiti di lavorare insieme per il bene della nostra vecchia, meravigliosa nazione. Se troviamo un accordo equilibrato, il popolo americano sarà orgoglioso del suo governo. Dimostreremo di poter mettere il paese davanti ai partiti", ha proseguito il presidente, soffermandosi sul tema centrale: il muro, ha sottolineato, garantirebbe sicurezza al paese.

"I muri funzionano: ovunque andiate, i muri funzionano. In Israele funziona al 99,9%. Qui non sarà differente", ha ribadito Trump. "In passato i democratici hanno votato per leggi che prevedevano muri e barriere. I muri che stiamo costruendo non sono medievali, son 'smart' e efficienti. Sono barriere fatti d'acciaio, garantiscono visibilità da un lato all'altro", ha detto ancora. "Non abbiamo bisogno di 2.000 miglia di muro di cemento da un mare all'altro, non l'abbiamo mai proposto. Abbiamo strutture naturali ottime, sono già lì da milioni di anni. La nostra proposta prevede barriere in luoghi predeterminati, indicati dalle forze dell'ordine, in punti particolarmente pericolosi", ha affermato.

Tuttavia, Trump ha avvertito che "se non otteniamo un accordo equo dal Congresso, il 15 febbraio scatterà lo shutdown del governo di nuovo o userò i poteri garantiti dalle leggi e dalla Costituzione per affrontare quest'emergenza". L'assenza di un'intesa porterà quindi a una nuova paralisi del governo federale o spingerà il presidente a dichiarare l'emergenza nazionale per arrivare alla costruzione del muro senza il via libera del Congresso ai finanziamenti da 5,7 miliardi di dollari chiesti dalla Casa Bianca.

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