El Chapo è colpevole di tutti i 10 capi di imputazione. Lo ha stabilito, dopo oltre una settimana di camera di consiglio, la giuria del tribunale federale distrettuale di Brooklyn, dove i magistrati dell'accusa hanno presentato contro l'ex signore messicano della droga una montagna di prove e ascoltato 56 testimoni, tra i quali 14 ex collaboratori del Chapo, al secolo Joaquín Guzmán Loera. Il verdetto di colpevolezza, giunto al termine di un dibattimento durato tre mesi, mette fine alla carriera di uno dei trafficanti di droga più pericolosi, noto per le sue tattiche innovative nel fare entrare tonnellate di droga negli Stati Uniti, per la sua spietatezza contro i nemici, per le sue evasioni spettacolari e per la sua capacità quasi imbattibile di sfuggire alle autorità messicane.
Il processo si è svolto tra misure di sicurezza eccezionali, per il rischio di attacchi e vendette da parte degli ex membri del cartello del Chapo che ora, dopo il verdetto di colpevolezza, rischia l'ergastolo.
I legali di Guzman annunciano che presenteranno appello contro il verdetto. "La battaglia non è finita", ha detto ai giornalisti l'avvocato Jeffrey Lichtman. Nonostante la prospettiva di trascorrere il resto della sua vita in carcere, ha aggiunto il legale, Guzman si è mostrato "ottimista".