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Macron: "Il cuore oltre l'ostacolo"

03 marzo 2019 | 21.54
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Macron nell'intervista a Fabio Fazio a Che tempo che fa
Macron nell'intervista a Fabio Fazio a Che tempo che fa

Dopo i malintesi delle settimane scorse tra Italia e Francia, Emmanuel Macron invita ad "andare oltre" e, in un appello agli italiani fatto in italiano, esorta a buttare "il cuore oltre l'ostacolo". "Le peripezie più recenti per me non sono state gravi, dobbiamo andare oltre, questo è stato il senso della discussione che abbiamo avuto con il presidente Mattarella - dice il presidente francese nell'intervista a Fabio Fazio a Che tempo che fa - Ci sono state affermazioni eccessive, ma penso che dobbiamo andare oltre per quello che noi dobbiamo ai nostri popoli, all’Europa, alla nostra storia". Rispondendo alla domanda sulla crisi seguita all'incontro tra il vicepremier Luigi Di Maio e un esponente dei gilet gialli, a seguito del quale Parigi ha richiamato il proprio ambasciatore a Roma, Macron riconosce che tra Italia e Francia "c'è questo amore, questo fascino, questo rispetto reciproco, ed è più forte di noi ed è questo che ha fatto sì che oggi io abbia voluto essere qui con lei e che lei sia qui con me e che ha fatto sì che tanti italiani amino la Francia e che tanti francesi amino l'Italia".

"Capisco l'italiano ma lo parlo poco bene, ma c'è una frase, una delle vostre espressioni, che volevo dirvi. Il cuore al di là dell’ostacolo" dice Macron in italiano per rivolgersi direttamente, sollecitato da Fabio Fazio, agli italiani. "Credo che ci siano peripezie della vita fra i nostri Paesi che a volte ci sfuggono, malintesi che a volte rimangono, in maniera giusta o ingiusta non sta a me giudicare - ammette - Ma ci sono cose più forti, più profonde e queste cose più forti e profonde sono la nostra storia, le nostre amicizie, sensazioni, odori, emozioni che possono essere letterarie, cinematografiche, a volte anche calcistiche e poi c’è una storia da fare insieme". "Vedo, così come voi, gli ostacoli quotidiani e non minimizzo nessuna di queste difficoltà, ma credo che tra i nostri Paesi ci sia sempre stato e c'è ancora il cuore, l'amicizia, l'amore, e so una cosa: forse non vedo tutto il percorso, ma so che questo cuore ci permetterà di andare al di là degli ostacoli di oggi per l'Europa e per noi", afferma il presidente francese.

MIGRANTI - Macron riconosce che "a volte non c'è stata abbastanza solidarietà da parte dell'Europa" all'Italia nella gestione dei flussi migratori. Secondo il presidente francese "l’Europa è responsabile di questa situazione migratoria europea e italiana, perché non ha saputo ascoltare. L’Italia a causa della sua posizione geografica ha avuto un fardello molto pesante". "La paura dell'apertura non è nel Dna degli italiani", ma nella gestione dei flussi migratori ha sopportato "un fardello troppo pesante" e questo è probabilmente alla base delle "tensioni forti e intense" che si vivono in Italia, è l'opinione di Macron, secondo il quale "i grandi squilibri, climatici ed economici, le guerre, possono portare a grandi fenomeni migratori, a cambiamenti, e al fatto che i nostri popoli si sentano minacciati dall'apertura" seguita alla caduta del muro di Berlino.

TAV - "Credo che oggi le tecnologie verso cui andiamo di mobilità più dolce, le innovazioni che stiamo facendo, permettano malgrado tutto di riconciliare la modernità e l’ecologia. So che ci sono molte sensibilità su questo argomento" dice Macron nell'intervista a Fabio Fazio, parlando della Tav e delle polemiche che ci sono in Italia. "Sono stati fatti molti lavori sulla Tav. Sono state svolte svariate analisi - afferma Macron - E’ una cosa molto importante e attesa per le regioni transfrontaliere, è la scelta che è stata fatta dai nostri predecessori che hanno sottoscritto e che noi abbiamo confermato".

EUROPEE - La risposta alle paure dei cittadini "non è l'Europa dei nazionalisti", contro i quali "mi batterò con forza, perché credo che ci riporterebbero indietro" ribadisce il presidente francese, esprimendo la convinzione che, "rispettando l'identità e lo spirito dei nostri popoli, dobbiamo costruire un'Europa forte, un'Europa sovrana sul piano della difesa, della politica di sicurezza, del clima, dell'energia, per parlare sia ad americani che a cinesi". "Nessun Paese potrà risolvere i propri problemi opponendosi agli altri Paesi e ripiegandosi su sé stesso. Bisogna avere una strategia comune", insiste Macron.

MATTARELLA - "Con il presidente Mattarella - annuncia Macron - abbiamo deciso che il 2 maggio, per i 500 anni di Leonardo Da Vinci, ci incontreremo con la gioventù francese e italiana per parlare di futuro e di Europa”.

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