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Brexit, in piazza per dire 'no'

23 marzo 2019 | 16.43
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Record di firme per chiedere revoca uscita da Ue: minacce di morte a promotrice petizione. Le quattro alternative di May

(Afp)
(Afp)

Decine di migliaia di persone alla grande marcia per chiedere un secondo referendum sulla Brexit a Londra. Fra uno sventolio di bandiere europee, un immenso serpentone di folla è partito da Park lane diretto verso la piazza del parlamento. Foto aeree mostrano una quantità enorme di folla. Secondo gli organizzatori la partecipazione a Londra "ha superato ogni aspettativa", arrivando attorno ad un milione di persone in quella che è diventata una delle principali manifestazioni di protesta della storia britannica.

"E' impossibile fornire un dato esatto sull'ampiezza di questa folla enorme perché la gente si sta spargendo per il centro di Londra", ha detto un portavoce citato dal Guardian, spiegando che il percorso da park Lane alla piazza del parlamento si è riempito di gente e molti si sono riversati nelle vie laterali. Tuttavia, ha aggiunto il portavoce, "non c'è dubbio che questa sia una delle maggiori proteste, forse la più grande di tutte, che questo paese abbia mai visto". "Non abbiamo dubbi che questa marcia sia più grande della precedente, le nostre stime sono che la folla abbia raggiunto un milione di persone", ha concluso, facendo il paragone con la precedente manifestazione per un secondo referendum cui avevano partecipato in 700mila.

Il sindaco di Londra Sadiq Khan, che sarà fra gli oratori, ha twittato un video che lo ritrae alla marcia mentre regge con altre persone uno striscione con lo slogan "put it to the people" (fate decidere la gente). Oltre a lui interverranno anche il numero due del partito laburista Tom Watson, la first minister scozzese Nicola Sturgeon, l'ex procuratore generale Dominic Grievy e l'ex deputata Tory passata al gruppo indipendente Anna Soubry. La marcia è molto seguita sui social con molti messaggi di adesione di britannici all'estero o impossibilitati a partecipare che vogliono dare il loro sostegno.

Intanto la petizione al parlamento britannico per chiedere la revoca della Brexit ha superato i quattro milioni di firme (record da 4,3 milioni di firme). Ma la sua promotrice ha ricevuto anche tre telefonate di minacce di morte e ha dovuto chiudere la sua pagina Facebook di fronte numerosi messaggi di haters. Intervistata dalla Bbc, la 77enne Margaret Georgiadou ha spiegato che non si aspettava il successo della sua petizione, di gran lunga la più votata del sito del parlamento britannico. Ma l'anziana signora dice anche di essersi molto spaventata per le minacce telefonica, che l'hanno fatta "tremare come una foglia". E su twitter si è chiesta: "Chi può volere così tanto la Brexit da essere pronto a uccidere?". Con la mia petizione, ha spiegato, voglio provare che la Brexit "non è più la volontà del popolo". Il successo della petizione ha sollevato speculazione sul fatto che parte delle firme siano arrivati dall'estero. Secondo quanto riferisce il Guardian, il 96% dei firmatari risiede nel Regno Unito. La commissione petizioni di Westminster ha intanto precisato che anche i cittadini britannici che vivono all'estero possono firmare.

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