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Mariela Castro: "Usa aggrediscono Caracas come con Cuba"

26 marzo 2019 | 17.23
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(Fotogramma)
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"Se il Venezuela viene dominato dagli americani, Cuba rimarrà da sola. Di nuovo". Mariela Castro, figlia del presidente cubano Raul Castro, ha fatto tappa a Roma come presidente del Centro Nazionale di Educazione Sessuale di Cuba (Cenesex) per partecipare al congresso 'Dal Bambino all'Adulto. Terza giornata internazionale'. L'intervento ai microfoni di Doctor's Life - il canale h24 per medici e farmacisti edito da Adnkronos Salute e in onda sulla piattaforma Sky - è diventato anche l'occasione per affrontare temi diversi.

"Noi - ha detto - siamo un paese che vive sotto l'aggressione permanente del paese più potente dell'era moderna. Gli Stati Uniti, tra l'altro, hanno una politica per attrarre i nostri medici e mettere in difficoltà il nostro sistema sanitario. Sappiamo che è così, ma va bene: continuiamo a lavorare per la formazione di nuovi medici". Il termine ''aggressione'' ricorre più volte e, per Castro, può essere utilizzato anche in relazione alla situazione che sta vivendo il Venezuela, dilaniato dalla crisi nella quale il presidente ad interim Juan Guaidò - riconosciuto da numerosi paesi e in primis da Washington - si oppone al governo di Nicolas Maduro.

"Gli Stati Uniti vogliono controllare le risorse del paese. Vogliono il petrolio venezuelano, vogliono le risorse minerarie", in particolare "quelle che vengono utilizzate nel settore della tecnologia. Come avviene in tutte le politiche imperialiste, inventano una giustificazione per dominare un altro paese. E' quello che sta accadendo nei confronti del Venezuela".

"L'aggressione, però, finisce per rendere il popolo più unito. E' quello che è accaduto a Cuba, l'aggressione imperialista ha creato maggiore coesione sociale attorno al nostro progetto di sperimentazione socialista... ", ha aggiunto. "Parole come socialismo e comunismo vengono demonizzate, ma si tratta del vecchio sogno dell'umanità: creare una società giusta nella quale condividere la ricchezza", ha detto ancora. "Il Venezuela - ha proseguito - è un esempio di autonomia e sovranità, per questo non piace all''impero americano', che sta utilizzando la dottrina Monroe, creata nel 1823 e basata sul concetto di 'America agli americani'. Vogliono dominare il nostro continente e usano anche i mezzi di comunicazione per raggiungere il loro scopo".

"Cuba e Venezuela - ha affermato Mariela Castro - hanno creato un'alleanza per costruire una zona di pace, per favorire l'integrazione regionale e la soluzione pacifica di ogni contrasto". Se Maduro dovesse cadere, "Cuba tornerebbe ad essere isolata come un'oasi. Lo siamo stati per tanto tempo, torneremmo ad esserlo". "Mi auguro che i venezuelani possano andare avanti con il loro progetto sovrano, ma hanno bisogno di aiuto", ha detto, prima di concludere: "Se il Venezuela viene dominato dagli americani, Cuba rimarrà da sola. Di nuovo".

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