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"Se accordo passa mi dimetto", offerta May sulla Brexit 

27 marzo 2019 | 14.03
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Boris Johnson pronto a sostenere l'intesa con l'Ue

Immagine di repertorio (Afp) - AFP
Immagine di repertorio (Afp) - AFP

Nella riunione con i deputati conservatori Theresa May ha detto di essere pronta a dimettersi dopo che sarà approvato il suo accordo per la Brexit. Lo ha riferito il deputato conservatore James Cartilage al termine dell'incontro, precisando - parlando con la 'Bbc' - che May ha affermato che non sarà lei a seguire la prossima fase dei negoziati. "E' stato un periodo probante per il nostro Paese e il nostro partito. Ci siamo quasi, siamo quasi pronti ad aprire un nuovo capitolo e a costruire un futuro più luminoso. Prima di poterlo fare, abbiamo un lavoro da portare a termine", le parole di Theresa May nella riunione. "So che qualcuno è preoccupato che, se voterete per l'accordo di uscita, lo considererò come un mandato per arrivare alla fase due senza il dibattito necessario. Non lo farò", ha aggiunto la premier. "Ma - ha ribadito - abbiamo bisogno di concludere l'accordo e portare a termine la Brexit. Sono pronta a lasciare l'incarico prima di quanto avrei voluto pur di fare ciò che è giusto per il nostro Paese e il nostro partito". "Chiedo a tutti in questa stanza - l'appello finale - di sostenere l'accordo affinché possiamo completare il nostro storico incarico, concretizzare la decisione del popolo britannico e lasciare l'Unione Europea con un'uscita lineare e ordinata".

Dopo il messaggio consegnato da May ai deputati conservatori Boris Johnson ha cambiato idea e ora è pronto a sostenere l'accordo sulla Brexit che la premier ha raggiunto con l'Ue. Lo riferisce la Bbc. Sarebbero almeno 25 i deputati conservatori pronti a modificare il proprio voto e a pronunciarsi a favore dell'accordo. All'interno dell'European Research Group, invece, continuerebbe a prevalere il no all'intesa. Il Guardian fa riferimento alle parole di fuoco pronunciate da Steve Baker contro ''la pantomima'' offerta dal primo ministro e accolte con una standing ovation dai membri dell'ERG. Il DUP, il partito unionista nordirlandese, ha confermato il no all'accordo sulla Brexit raggiunto dalla premier. Arlene Foster, leader del DUP, ha ribadito che il partito "non può sostenere un accordo che costituisce una minaccia per l'integrità del Regno Unito". Il comunicato diffuso dal partito non specifica se i deputati si asterrebbero o voterebbero contro l'accordo. Nella nota, però, il backstop viene definito una ''minaccia inaccettabile'' per l'integrità del Regno Unito e questo dettaglio induce a ritenere che il DUP voterebbe contro l'intesa.

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