Un 14enne impaurito ha chiesto aiuto ai passanti in una città del Kentucky, raccontando di essere Timmothy Pitzen, un bambino scomparso quasi otto anni fa dopo il suicidio della madre. Alla polizia ha detto di essere stato rapito e di voler soltanto "tornare a casa". Le autorità hanno ordinato l'esame del Dna per stabilire con certezza la sua identità.
L'11 maggio 2011, Amy Fry Pitzen andò a prendere suo figlio Timmothy, che allora aveva 6 anni, in una scuola di Aurora, in Illinois. Per due giorni, la madre portò il bimbo in viaggio, con visite ad uno zoo e un parco acquatico. Il terzo giorno il corpo di Amy fu trovato in un motel a Rockford, sempre in Illinois. La donna, che si era suicidata, aveva lasciato un biglietto dicendo di aver affidato il figlio a persone che gli volevano bene. "Non lo troverete mai", aveva aggiunto.
Quasi otto anni dopo, il bambino che dice di essere Timmothy ha attraversato di corsa il ponte al confine fra Ohio e Kentucky. Quando è arrivata la polizia, allertata da alcune persone cui aveva chiesto aiuto, il ragazzino ha raccontato di essere stato tenuto prigioniero per tutti questi anni da due uomini e di essere fuggito da un motel dove erano recentemente arrivati. La polizia sta ora attivamente ricercando i presunti rapitori, due uomini dal fisico da "bodybuilder" che girano su un Suv della Ford con targa del Winsconsin. Uno ha un tatuaggio di una ragnatela sul collo, l'altro di un serpente sul braccio. Ad aspettare Timmothy, sperando che il 14enne sia veramente lui, è il padre, Jim Pitzen.