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Il pianto della bimba migrante vince il World Press Photo

12 aprile 2019 | 12.58
LETTURA: 3 minuti

In 'Crying Girl on the Border' di John Moore, immortalate le lacrime della piccola fermata con la mamma al confine fra Messico e Usa. A Pieter Ten Hoopen il World Press Photo Story of the Year. Premiati anche i fotografi italiani Tugnoli e Gualazzini

La foto di John Moore vincitrice del World Press Photo of the Year 2019 (Afp)
La foto di John Moore vincitrice del World Press Photo of the Year 2019 (Afp)

Il dramma della migrazione cristallizzato in un'immagine. Si chiama 'Crying Girl on the Border' la foto vincitrice del World Press Photo 2019, scattata dal fotoreporter di Getty Images John Moore il 12 giugno 2018 al confine fra Usa e Messico.

Protagonista della foto vincitrice, il pianto disperato di una piccola richiedente asilo dall'Honduras - due anni appena - mentre la mamma viene perquisita e trattenuta da una agente di McAllen, in Texas. Migrazione anche negli scatti di Pieter Ten Hoopen, che ha vinto invece il 'World Press Photo Story of the Year' con la narrazione per immagini della carovana dei migranti partita dall'Honduras nell'ottobre 2018 e diretta negli Usa.

Due gli italiani premiati: si tratta di Lorenzo Tugnoli di Contrasto, vincitore nella categoria 'General News, Stories' con le immagini scattate per il Washington Post sulla crisi in Yemen, e Marco Gualazzini di Contrasto con il lavoro sulla desertificazione del lago Chad che ha conquistato il primo posto nella categoria 'Environment, Stories'.

A ROMA LA MOSTRA DEI FINALISTI - Dal 25 aprile al 26 maggio 2019 si terrà a Roma, presso il Palazzo delle Esposizioni, la 62°edizione del World Press Photo. La mostra, ideata da World Press Photo Foundation di Amsterdam, promossa da Roma Capitale -Assessorato alla Crescita Culturale e organizzata dall’Azienda Speciale Palaexpo in collaborazione con 10b Photography, ospiterà in prima mondiale le 140 foto finaliste del prestigioso contest di fotogiornalismo, che dal 1955 premia ogni anno i migliori fotografi professionisti, contribuendo così a costruire la storia del miglior giornalismo visivo mondiale.

Quest'anno, il concorso ha visto la partecipazione di 4,783 fotografi da 129 paesi diversi che hanno presentato un totale di 78,801 immagini. I finalisti e candidati ai premi sono 43, provenienti da 25 differenti paesi: Australia, Belgio, Brasile, Canada, Repubblica Ceca, Egitto, Francia, Germania, Ungheria, Iran, Italia, Messico, Paesi Bassi, Norvegia, Filippine, Portogallo, Russia, Sud Africa, Spagna, Svezia, Syria, Turchia, Regno Unito, Stati Uniti, e Venezuela. Di questi, 14 sono donne (32%), il che rappresenta un significativo aumento rispetto al concorso fotografico del 2018, dove solo il 12% dei partecipanti erano donne. L’esposizione del World Press Photo 2019 nel suo insieme rappresenta un documento storico che permette di rivivere gli eventi cruciali del nostro tempo. Il suo carattere internazionale e le migliaia di persone che ogni anno nel mondo visitano la mostra, sono la dimostrazione della capacità che le immagini hanno di trascendere differenze culturali e linguistiche, per raggiungere livelli altissimi e immediati di comunicazione.

In occasione della mostra, il 16 maggio alle 18:00 presso Palazzo delle Esposizioni, si terrà l’'ncontro dal titolo: "Oltre la fotografia, il Digital Storytelling del World Press Photo: nuovi linguaggi per la narraz ione giornalistica digitale" alla presenza di uno dei vincitori della sezione Digital Storytelling, quest’anno per la prima volta in mostra.

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