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Libia

"Attacco finale a Tripoli", l'ordine di Haftar

17 aprile 2019 | 09.40
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Le forze del generale avrebbero lanciato almeno 45 missili Grad. Continua a salire il bilancio delle vittime. Serraj: "E' un criminale di guerra"

(Foto Afp) - AFP
(Foto Afp) - AFP

Il generale libico e capo dell'autoproclamato Esercito nazionale libico Khalifa Haftar ha ordinato per oggi l'attacco finale a Tripoli. Lo riferisce l'emittente al-Jazeera citando fonti della sicurezza libiche. Secondo l'emittente del Qatar vicina al governo del premier Fayez al-Serraj, Haftar avrebbe impartito l'ordine alle sue forze via radio, chiedendo loro di entrare nella capitale libica stamattina ''ad ogni costo''. La stessa fonte spiega che Haftar ha chiesto ai suoi uomini di ''intensificare l'attacco a Tripoli'' dopo che sono stati costretti a ritirarsi da alcuni fronti nella battaglia contro le forze del governo di Concordia nazionale.

L'offensiva è finalizzata a liberare la Libia dai terroristi e non si fermerà fino a quando non si otterrà la vittoria, ha annunciato il portavoce dell'autoproclamato Esercito nazionale libico Ahmed al-Mismari nel corso di una conferenza stampa. ''Queste battaglie rientrano nel contesto di una lotta totale al terrorismo. Nel 2014 è stata presa la decisione di liberare il Paese dalle organizzazioni terroristiche, dalle bande e dai gruppi armati. Ora il Governo di concordia nazionale è completamente paralizzato e le sue decisioni non sono valide'', ha affermato Mismari.
Quella in corso a Tripoli è una ''battaglia decisiva'', per cui l'autoproclamato Esercito nazionale libico ha preso ''tutte le misure necessarie per far sì che sia un successo'', ha affermato ancora il portavoce aggiungendo: ''Sappiamo che si tratta di una battaglia molto grande e sappiamo anche che è una battaglia decisiva. Per questo abbiamo preso tutte le misure necessarie perché sia un successo'', ha affermato Mismari. ''Inoltre, abbiamo preso tutte le misure necessarie a proteggere i civili, oltre che le proprietà pubbliche e private'', ha aggiunto. Mismari ha quindi affermato che tutti i gruppi terroristi vanno eliminati prima della ricostruzione della Libia, che deve essere gestita dai nuovi leader.

Le forze del generale Khalifa Haftar avrebbero lanciato nella notte su Tripoli almeno 45 missili Grad, dicono all'Adnkronos fonti libiche, secondo cui il bombardamento sarebbe il segno della "disperazione" del generale della Cirenaica, che, lanciata l'offensiva il 4 aprile scorso, sperava di entrare nella capitale in 48 ore. Intanto, secondo le stesse fonti, è salito a 693 il numero degli uomini di Haftar prigionieri delle forze governative di Tripoli, mentre sono una novantina i suoi mezzi confiscati.

Nel frattempo il numero dei morti in Libia continua a salire. Le vittime sono ormai 190, di cui 60 minorenni, e 850 feriti secondo il fondatore dell'associazione medici di origine straniera in Italia (Amsi) e consigliere dell'Omceo di Roma, Foad Aodi, rimasto in contatto con i medici libici tutta la notte. Più di 22mila gli sfollati di cui 8.000 minorenni. Non lontano il bilancio dell'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) che parla di 189 morti e 816 feriti. Lo rende noto con un tweet, in cui scrive che gli sfollati sono più di 18mila.

"Notte orribile di bombardamenti indiscriminati in zone residenziali. Per il bene di tre milioni di civili che vivono nella Grande Tripoli, questi attacchi devono cessare. ADESSO!", ha scritto sul suo account Twitter l'inviato speciale delle Nazioni Unite per la Libia, Ghassan Salamé. A definire con la Bbc la situazione "precaria" è il rappresentante dell'Organizzazione mondiale della sanità in Libia, Syed Jaffar Hussain. "La scorsa notte ci sono stati combattimenti intensi e i boati delle esplosioni si sono sentiti per tutta la notte", ha raccontato Hussain. "Sinora abbiamo perso quattro operatori sanitari e un medico è rimasto ferito - ha precisato Hussain - Inoltre abbiamo perso otto ambulanze".

"I colleghi libici raccontano di scontri feroci al sud della capitale libica e nel quartiere Abu Salim, con morti per le strade e dentro le case, con tante vittime senza un nome tirate fuori da sotto le macerie dopo giorni", sottolinea Aodi aggiungendo che "aumenta giorno dopo giorno il rischio epidemia, così come la carenza di tutto". "Gli ospedali possono garantire servizi ancora per poche settimane", continua Aodi che fa il suo appello ai politici libici "affinché combattano la corruzione di generali e poliziotti, che controllano il mercato degli esseri umani in Libia e coprono gli scafisti, e arrestino tutti i terroristi impedendo loro di partire se vogliono veramente arrivare a una soluzione pacifica e politica". Poi l'appello appello al governo italiano perché "convochi urgentemente una conferenza euro-mediterranea e Onu per il cessate fuoco": "Ieri sera il conflitto è entrato nella sua fase di non ritorno".

Haftar è un ''criminale di guerra'' ha detto il capo del Consiglio presidenziale libico, Fayez Serraj, annunciando che oggi il Governo di concordia nazionale di Tripoli ricorrerà nei suoi confronti alla Corte penale internazionale. Impegnato in una visita a uno dei luoghi bombardati dalle forze di Haftar a sud di Tripoli, Serraj ha affermato che ''il governo presenterà oggi alla Corte penale internazionale i documenti per condannare Haftar come criminale di guerra e autore di crimini contro umanità''. Lo riporta l'emittente al-Jazeera.

Haftar ha "respinto offerte di Italia e Francia per arrivare a un cessate il fuoco", scrive il quotidiano Asharq al-Awsat, giornale di proprietà saudita che cita fonti vicine a Haftar e precisa che non sono stati rivelati dettagli. L'Arabia Saudita è tra i sostenitori del generale.

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