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Bimba di un anno uccisa in raid israeliano

04 maggio 2019 | 11.16
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Tensione altissima in Medio Oriente. Jihad minaccia di colpire reattore nucleare e aeroporto Israele

(Afp) - AFP
(Afp) - AFP

I militari israeliani hanno attaccato 120 bersagli nella Striscia di Gaza dopo che centinaia di razzi e proiettili di mortaio erano stati lanciati nel corso della giornata contro il sud di Israele, dove due persone sono rimaste ferite. Una di queste, una donna di 80 anni, è stata colpita in modo grave dall'esplosione di un razzo a Kiryat Gat. A renderlo noto sono state le forze israeliane, precisando che gli obiettivi presi di mira a Gaza erano basi e strutture controllate da Hamas e dalla Jihad islamica in tutta la Striscia. Colpito anche un tunnel sul confine scavato dalla Jihad e una fabbrica sotterranea dove venivano costruiti razzi e che è andata distrutta. Ieri, nella Striscia, in una serie di scontri, sono stati uccisi quattro palestinesi e due militari di Israele sono stati feriti. Un altro palestinese di 22 anni ha perso la vita in un raid aereo condotto dalle forze israeliane sul nord della Striscia mentre in un raid israeliano sferrato nel pomeriggio di oggi nella parte orientale di Gaza City è stata uccisa una bambina palestinese di 14 mesi. A darne notizia è il ministero della Sanità della Striscia di Gaza, precisando che la sorellina della piccola e la madre, incinta, sono rimaste gravemente ferite. Altri quattro civili sono rimasti feriti nel raid, che aveva per obiettivo una struttura militare.

Uno dei raid israeliani ha colpito gli uffici dell'agenzia di stampa turca Anadolu. Non ci sono stati feriti. "Condanniamo Israele per aver attaccato un edificio della Striscia di Gaza in cui ha sede l'ufficio di corrispondenza dell'agenzia Anadolu", ha affermato il portavoce della presidenza turca Fahrettin Altun su Twitter. "Chiediamo a tutti i governi che protestino e si uniscano nella condanna del bombardamento".

Le autorità israeliane hanno annunciato la chiusura dei valichi con la Striscia di Gaza destinati al passaggio di persone e di merci. Oltre a chiudere i valichi di Kerem Shalom ed Erez, Israele ha anche sospeso la pesca al largo della costa di Gaza.

Secondo quanto riporta l'emittente statale israeliana Kan, l'ala militare della Jihad islamica avrebbe minacciato di colpire siti sensibili in Israele. Tra quelli citati nel video diffuso dalla Jihad islamica ci sono il reattore nucleare di Dimona nel sud di Israele, l'aeroporto internazionale di Ben-Gurion vicino a Tel Aviv e raffinerie petrolifere a Haifa nel nord del Paese.

L'inviato delle Nazioni Unite in Medioriente, Nickolay Mladenov, sta lavorando per giungere a un cessate il fuoco tra Israele e il movimento islamico palestinese di Hamas dopo l'escalation di violenza. Lo scrive il sito di Ynet citando fonti diplomatiche. Nelle scorse ore anche l'Egitto era sceso in campo per mettere fine alle violenze, convocando i rappresentanti di Hamas e della Jihad islamica al Cairo.

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