May interviene dopo la denuncia della parlamentare laburista
Mi trovo "a dover scegliere se essere mamma o deputato". L'accorata denuncia della parlamentare laburista Stella Creasy ha scosso il mondo politico britannico, obbligando la premier Theresa May a intervenire presso l'autorità per le spese del parlamento perché riveda la sua politica verso le deputate in gravidanza. Anche Jeremy Hunt e Sajid Javid, due dei candidati alla successione della May, hanno espresso il loro sostegno.
La deputata ha scritto al 'Guardian' per denunciare la sua situazione dopo aver avuto due aborti spontanei mentre continuava il suo lavoro politico. Ora è nuovamente incinta ma la Independent Parliamentary Standards Authority (Ipsa) le ha negato i fondi per pagare assistenti che possano alleggerire il suo lavoro, mantenendo i contatti con gli elettori nella sua circoscrizione. Nel giustificare il rifiuto è stato sottolineato che il congedo maternità non è previsto per le deputate.
Il problema di conciliare maternità e impegno parlamentare era già emerso con forza nei mesi scorsi quando la laburista Tulip Siddiq era stata costretta a rinviare un parto cesareo programmato e andare in aula su una sedia rotelle per partecipare ad un voto importante sulla Brexit. Da allora è stato autorizzato il voto per procura in particolari circostanze. "Nessuno dovrebbe dover scegliere fra essere mamma o deputata", ha detto un portavoce della May, aggiungendo che la premier ha chiesto all'Ipsa "di esaminare attentamente le questioni sollevate da Stella Creasy e determinare quale maggiore aiuto, come per esempio personale temporaneo, può essere fornito".