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Usa: Corte Suprema annulla condanna a morte, erano stati esclusi giurati neri

21 giugno 2019 | 17.42
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La Corte Suprema accoglie il ricorso di detenuto braccio della morte in Mississipi processato sei volte da un procuratore che ha sistematicamente escluso giurati afroamericani

(Foto Afp)
(Foto Afp)

Con una decisione sostenuta da 7 dei nove giudici della Corte Suprema è stata rovesciata la condanna a morte di un detenuto afroamericano sulla base di accuse di discriminazione razziale durante la formazione della giuria che l'ha condannato per quattro omicidi. La Corte ha infatti accolto il ricorso di Curtis Flower, detenuto nel braccio della morte in Mississippi, in cui si afferma che il procuratore del caso, Doug Evans, si è opposto la nomina di giurati neri durante i sei processi a suo carico.

La decisione della Corte - che è stata scritta da Brett Kavanaugh, il giudice nominato da Donald Trump, mentre l'altro giudice nominato da Trump, Neil Gorush si è opposto insieme a Clarence Thomas, giudice afroamericano conservatore - si appella a precedenti sentenze della Corte riguardo ad un atteggiamento discriminatorio da parte del procuratore nella selezione dei giurati.

I sommi giudici hanno sottolineato di non aver volutato le prove a carico del condannato, ma solo le procedure seguite dalla pubblica accusa.

Accusato di aver ucciso quattro persone in un negozio di mobili di Winona nel 1996, Flowers è stato processato ben sei volte perché due processi - gli unici in cui vi era più di un giurato nero - si sono chiusi senza una sentenza. Tre altri processi si sono conclusi con condanne, che erano state rovesciate dalla Corte Suprema del Mississipi che aveva già riconosciuto come improprio il comportamento del procuratore.

Ma aveva però riconosciuto la validità della condanna ottenuta nel sesto processo, nel 2010, nonostante il procuratore si fosse opposto alla nomina di cinque dei sei potenziali giurati. Il caso di Flower era arrivato all'attenzione nazionale per il podcast "In the Dark" di American Public Media che ha ricostruito la vicenda.

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