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Nuove scintille Iran-Usa

25 giugno 2019 | 07.34
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Theran: "Sanzioni Usa chiudono definitivamente canale diplomatico". Trump: "Non serve ok Congresso per azione militare"

(Ipa/Fotogramma)
(Ipa/Fotogramma)

Le nuove sanzioni americane contro l'Iran, che prendono di mira anche la guida suprema, l'Ayatollah Ali Khamenei ed il ministro degli Esteri Javad Zarif, chiudono definitivamente la porta alla diplomazia. Lo ha scritto su twitter il portavoce del ministero degli Esteri Abbas Mousavi, all'indomani della decisione di Washington di imporre ulteriori misure restrittive contro Teheran. "Le inutili sanzioni americane contro la guida suprema ed il comandante della diplomazia iraniana - ha denunciato il portavoce - rappresentano la chiusura definitiva del canale diplomatico. L'amministrazione disperata di Trump distrugge i meccanismi internazionali in vigore per preservare la pace e la sicurezza mondiali".

Intanto, da Washington, il presidente americano Donald Trump fa sapere che nel caso di un'eventuale azione militare contro l'Iran, non ci sarà bisogno dell'ok del Congresso. "Mi piace l'idea di avere il Congresso a fianco - ha sottolineato il presidente americano in un'intervista a "The Hill" - hanno idee, c'è gente intelligente. Ho appreso un paio di cose l'altro giorno nel nostro incontro con il Congresso, mi piace averlo a fianco, ma legalmente non devo farlo". Quindi, alla domanda diretta se ritiene di avere l'autorità per avviare un'operazione contro l'Iran senza il via libera del Congresso, ha risposto: "Si'".

A smorzare i toni l'intervento del consigliere per la Sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Bolton, secondo cui Trump "ha tenuto aperta la porta per veri negoziati, tutto quello che l'Iran deve fare è attraversare quella porta aperta". Parole a cui ha risposto il presidente iraniano Hassan Rohani, secondo il quale gli Usa "mentono" quando affermano di volere il dialogo con Teheran. "Voi chiedete negoziati. Se quello che dite fosse vero, perché contemporaneamente volete sanzionare il nostro ministro degli Esteri?", ha chiesto provocatoriamente. E criticando le sanzioni ha aggiunto: "E' ovvio che mentite". "Oggi gli americani sono disperati e confusi - ha detto - Questo li ha portati ad adottare misure assurde e a dire sciocchezze". Secondo Rohani le sanzioni "contrarie ai diritti umani" e indicano che alla Casa Bianca "sono ritardati mentali", ha incalzato.

A contestare le nuove sanzione anche l'ambasciatore iraniano all'Onu, Majid Takht-e Ravanchi, secondo il quale gli Stati Uniti devono fermare la "loro guerra economica e il loro terrorismo contro il popolo iraniano". "La decisione degli Stati Uniti - ha detto nelle ultime ore in dichiarazioni riportate dai media iraniani - è un altro segnale di come l'America non abbia alcun rispetto per il diritto internazionale". "Non possiamo accettare intimidazioni o minacce da nessuno - ha aggiunto da New York, dove si è tenuta la riunione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sull'Iran".

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